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Allarme sifilide, dal 2000 casi decuplicati

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Si è passari da 150 a 1500 episodi: l'incremento deriva dai costumi sessuali più liberi e dall'aumento dei flussi migratori

Eleonora Crisafulli
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Tra le malattie a trasmissione sessuale, preoccupa in Italia il consistente incremento di casi di sifilide registrati negli ultimi anni. Dopo l'appartente scomparsa dell'inizio del millennio, si è passati dai 150-200 casi del 2000 ai 1500 casi del 2010. Un dato allarmante. Solo a Bergamo nei primi dieci mesi del 2010 i casi trattati all'Ambulatorio per le malattie sessualmente trasmissibili degli Ospedali Riuniti sono stati già 90, tra cui 15 donne in gravidanza, dieci giovani con meno di 25 anni e tre con meno di venti. E' questa la ragione che ha spinto l'Ospedale di Bergamo a farsi promotore di un Convegno aperto a tutti, in programma sabato 13 novembre alla Casa del Giovane di Via Gavazzeni. Cause - Anna Di Landro, dermatologa referente dell'Ambulatorio Malattie Trasmesse Sessualmente (MTS), ha spiegato: "E' una patologia che si crede scomparsa, ma in realtà la sua incidenza è in crescita, soprattutto a causa dei costumi sessuali più liberi e dell'aumento dei viaggi e dei flussi migratori, specialmente da quei Paesi dove la malattia è endemica, come gli stati africani, l'est europeo e l'America centrale e meridionale. Rapporti sessuali non protetti, con più partner e prostitute è la principale causa di diffusione di una malattia molto contagiosa e ancora troppo stigmatizzata, ma che se diagnostica ai primi stadi è facilmente curabile con due iniezioni di penicillina". Sintomi - "I primi sintomi non sono così eclatanti e spesso i pazienti li sottovalutano, perché regrediscono spontaneamente, salvo poi interessare gli organi interni con conseguenze molto più gravi, come infarti, ictus e cecità. Per questo è importante diagnosticare la sifilide precocemente, rivolgendosi tempestivamente a uno specialista o agli ambulatori MTS presenti in ogni capoluogo di provincia se si teme di aver contratto la malattia, anche se non si rientra nelle categorie considerate a rischio". Cure - "Le armi per combattere la malattia" sono quindi "l'educazione dei giovani a comportamenti responsabili e alla consapevolezza del rischio e l'attenzione da parte dei medici per una diagnosi precoce. Basta un semplice prelievo di sangue per identificare con precisione la malattia, che può essere eseguito in forma gratuita e anonima recandosi agli ambulatori MTS, senza bisogno di prendere appuntamento né di presentare prescrizioni mediche".

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