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Birra a rischio? Un preoccupante allarme dall'Italia

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Birra a rischio? Può darsi. La siccità, oltre all'acqua mette in ginocchio anche il raccolto di orzo per la produzione del malto da birra. L'emergenza ha provocato un taglio del 20 per cento sui trentamila ettari coltivati a livello nazionale. A lanciare l'allarme è il Consorzio della birra italiana in relazione "alla bolla di caldo tropicale che unita alla mancanza di piogge rilevanti dall'inizio dell'anno sta mandando in crisi le produzioni agroalimentari italiane".

 

 

Più nello specifico si legge che "il raccolto di orzo distico per la produzione di malto è a rischio" e segnala "che nonostante lo sforzo per aumentare l'areale coltivato ad orzo sul territorio italiano e l'ingente investimento per la costruzione di una nuova malteria a Loreo, nel Polesine, la siccità sta presentando il conto con l'Italia che perde ogni anno l'89 per cento dell'acqua piovana, circa 270 miliardi di metri cubi, che cade sul proprio territorio".

 

 

Ma a preoccupare non è solo la siccità. Un'altra batosta arriva con l'alternanza di un caldo anomalo e fenomeni estremi come le grandinate. Questo sbalzo impedisce il completo sviluppo dell'orzo. E ancora, per non parlare dei rincari dei costi di produzione che, secondo il Consorzio, registrano un +30 per cento. La conclusione? "Qualora la riduzione delle accise non venisse prorogata - sottolinea il Consorzio- rischia un'intera filiera di alta qualità del Made in Italy con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e sui consumi".

 

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