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Vitamina C, il celebre integratore ritirato in tutta Italia: "Gravi pericoli", ecco quale evitare

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Altro richiamo che coinvolge un integratore alimentare di vitamina C + zinco acerola e manna di bambù. L'avviso pubblicato dal ministero della Salute fa riferimento al prodotto a marchio Ligne de Plantes. Il motivo? "La presenza di ossido di etilene nella materia prima estratto di Bambusa arundinacea (75 per cento silicio naturale)". L'integratore - spiega Il Fatto Alimentare - viene venduto in confezioni da 60 capsule (4 blister da 15 capsule ciascuno), con il numero di lotto 21139B e il termine minimo di conservazione 05/2024.

 

 

A commercializzare il prodotto è Natura Service Srl mentre è l’azienda Hedelab SA nello stabilimento di route de Wallonie 138/140, nel distretto di Ghlin, della città di Mons, in Belgio, a produrre l'integratore. A causa dell'ossido di etilene si raccomanda di non consumare l’integratore con il numero di lotto segnalato. In caso di acquisto invece è necessario restituirlo al punto vendita dove è stato comprato.

 

 

Sempre per lo stesso motivo il ministero della Salute ha chiesto lo stop a un lotto dell'integratore alimentare con estratti vegetali di carvi, finocchio, camomilla, anice stellato, cannella e bambù Lenicol a marchio Comple.med per la "presenza nell’estratto Bamboosa (ossia il bambù ndr) di ossido di etilene", appunto. Sostanza tossica per inalazione.

 

 

 

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