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Il mistero macabro del monaco: sembra una mummia ma medita da 200 anni

Eliana Giusto
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E' stato trovato in Mongolia, ancora nella posizione del loto, mummificato. Si tratta di un monaco buddista, vissuto circa 200 anni fa. Il suo corpo - che era ricoperto con una pelle di animale - è conservato in maniera perfetta, non è decomposto e sembra che stia ancora meditando. E secondo Gankhüügiin Pürevbat, fondatore del Mongolian Institute of Buddhist Art dell'Università buddista di Ulan Bator, come riporta il Siberian Times, potrebbe essere proprio così: "Il monaco è seduto nella posizione del loto", spiega, "ha la mano sinistra aperta, e la destra nell'atto della predicazione delle dottrine del Sutra. Ciò significa che il lama non era morto, ma era in profonda meditazione secondo l'antica tradizione dei lama buddhisti". Quindi il monaco potrebbe essere in "tukdam", ovvero in uno stato di meditazione profonda che ti permette di arrivare in uno stato tra la vita e la morte. Prosegue il monaco Barry Kerzin: "Se una persona riesce a rimanere in questo stato per più di tre settimane il suo corpo gradualmente si restringe e alla fine, della persona, restano soltanto i suoi capelli, le unghie e i vestiti". Ora i resti del monaco buddista sono nella capitale Ulan Bator dove saranno sottoposti a diverse analisi. Al momento si pensa che la mummia possa essere di uno degli insegnanti di Lama Itigilov, monaco buddista nato nel 1852 conosciuto anche lui per lo stato della conservazione del suo corpo, che non sembra essere soggetto a decadenza né a deterioramento. E il mistero dei monaci continua. di Eliana Giusto @giocattolirock

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