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Mario Monti polverizzato da Renato Brunetta: "Disastroso, ridicolo, patetico. Hai venduto l'Italia"

Alessandra Menzani
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“L'ex premier Mario Monti, ieri ospite di Floris a diMartedì, pontifica sulla politica italiana e sulle prossime elezioni dall'alto della sua comoda poltrona di senatore a vita (ottenuta dall'ex Commissario europeo nel 2011 da Giorgio Napolitano per dare il proprio via libera a guidare il governo tecnico più disastroso della storia dei Paesi occidentali)". È Renato Brunetta che parla, facendo a  pezzi l'ex premier e senatore. L'onorevole di Forza Italia non ha tutti i torti: "Monti commenta, argomenta, insulta i partiti impegnati in campagna elettorale (‘ciarlatani'), invita quasi i cittadini a disertare le urne. Un atteggiamento assurdo da parte di un ex presidente del Consiglio e da parte di un tecnico che cinque anni fa decise di fare politica fondando un partito tutto suo. Questa doppia morale di Monti è insopportabile. La scorsa campagna elettorale con lui protagonista andava bene, questa invece rappresenta ‘una grande diseducazione civica". Per approfondire leggi anche: Silvio Berlusconi e Mario Monti, il golpe del 2011 "Il governo tecnico guidato dal presidente dell'Università Bocconi", prosegue Brunetta, "è stato una sventura per l'Italia, una sciagura per i cittadini italiani. Il nostro Paese è stato letteralmente svenduto all'Unione europea, e abbiamo pagato a caro prezzo – con una depressione economica senza precedenti – le scelte autolesioniste ed eccessivamente rigoriste compiute in quegli anni. Monti, nel 2013, si è presentato agli elettori ed è stato sonoramente bocciato. Che cinque anni dopo reciti ancora la parte del Messia è francamente ridicolo e patetico”.

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