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Rischio equilibrio biologico per il Lago di Vico, allarme sull'eutrofizzazione

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Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - I medici per l'ambiente dell'Isde lanciano l'allarme sul "processo di eutrofizzazione del lago di Vico e sul rischio sanitario connesso con l'uso dell'acque del bacino captate in misura preponderante dai Comuni di Caprarola e Ronciglione". Il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde) ha presentato una segnalazione-esposto a tutti gli organi competenti regionali e nazionali in relazione alle problematiche ambientali connesse al persistere del processo di eutrofizzazione del lago di Vico. "Da anni si susseguono ordinanze di non potabilità che attestano il potenziale rischio per la salute dei cittadini che possono essere esposti - ricordano gli esperti dell'Isde - alle sostanze tossiche e cancerogene presenti nelle acque, attraverso il loro uso per bevande, preparazioni alimentari, per fini igienico-sanitari e con il consumo di fauna ittica proveniente dal lago". Nell'esposto l'Isde rilancia la necessità di un'informazione ampia e diffusa: ai cittadini, negli studi medici, nelle scuole, negli ambulatori della Asl e nell'ospedale di Ronciglione. L'inizio immediato di un monitoraggio di lungo periodo relativo allo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini. Infine, "screening gratuiti per le popolazioni esposte al cosiddetto 'effetto cocktail' - aggiungono i medici - determinato dall'esposizione contemporanea a più cancerogeni e sostanze tossiche presenti nelle acque del lago, in particolare arsenico, metalli pesanti, pesticidi e microcistine algali". Il lago di Vico per le particolari e pregiate caratteristiche del suo ecosistema è stato classificato come sito d'importanza comunitaria. Secondo l'Isde, i due Comuni interessati "continuano a mostrare l'inadeguatezza dei sistemi di potabilizzazione nel garantire costantemente, completamente ed efficacemente acque che rispondano alle caratteristiche di potabilità e salubrità secondo quanto previsto dalla legge". "Già nell'esposto-segnalazione del 30 marzo 2010 - sottolinea la nota dell'Isde - e in quello successivo del primo agosto 2012, persistono forti motivi di preoccupazione per il rischio sanitario delle popolazioni in quanto il lago continua a presentare un gravissimo processo di eutrofizzazione caratterizzato da una marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque e da frequenti ed importanti fioriture del cianobatterio 'Plankthotrix rubescens', solo di recente - osservano i medici per l'ambiente - un po' attenuate per la mitezza dei periodi invernali e per una altrettanto lieve riduzione del quantitativo di fosforo presente nei fertilizzanti che purtroppo sembra continuino a raggiungere le acque lacustri". Il cianobatterio, detto comunemente alga rossa, è capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna del lago. Nelle acque del lago sono inoltre persistenti ed elevati valori di arsenico, altro elemento tossico e cancerogeno secondo la classificazione dell'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro. Secondo l'Isde, "per poter avviare una bonifica e un vero risanamento dell'ecosistema del lago di Vico è necessario contrastare le molteplici cause che verosimilmente ne sono all'origine - precisano gli esperti - Ad esempio, le intense fioriture del cianobatterio, favorite verosimilmente dall'uso ultradecennale di fertilizzanti e fitofarmaci: controllare degli scarichi fognari abusivi o non a norma; fermare le possibili attività illecite condotte all'interno e in prossimità della riserva naturale".

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