Quattro italiani su 10 riciclano il pane avanzato, grandi sprechi nella Gdo
Dati Coldiretti
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - Più di quattro italiani su 10 (42%) mangiano il pane avanzato dal giorno prima, con una crescente tendenza a contenere gli sprechi. E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base di un'indagine Ixè, nel sottolineare che la crisi ha portato i cittadini a sviluppare diverse tecniche per evitare quello che una volta veniva considerato un vero sacrilegio, con il 44% degli italiani che lo surgela, il 43% lo grattugia, il 22% lo dà da mangiare agli animali mentre nel 5% delle famiglie il pane non avanza mai. E ben il 24% utilizza il pane raffermo per la preparazione di particolari ricette che vengono spesso dalla tradizione contadina. Una situazione che - sottolinea Coldiretti - contrasta fortemente con quanto accade nella filiera della Grande distribuzione organizzata dove, alla chiusura del supermercato, il pane del giorno avanzato viene ritirato e gettato, senza alcuna possibilità di poter essere riutilizzato né donato alle mense per le persone indigenti. "Resta il fatto - continua Coldiretti - che i consumi di pane sono crollati, tanto che nel 2013 è stata servita in tavola per la prima volta nella storia degli italiani meno di una fetta di pane a pasto (o una rosetta piccola) per persona, con il consumo del bene alimentare più prezioso che è sceso al minimo storico dall'Unità d'Italia". "Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, si mangiavano - sottolinea la Coldiretti - ben 1,1 chili di pane a persona al giorno, ma da allora si è verificato un progressivo contenimento dei consumi che oggi sono scesi ad appena 98 grammi a persona al giorno (una fettina di pane pesa in media 50 grammi come una rosetta piccola). Particolarmente sensibile è stato il calo degli acquisti negli ultimi anni di crisi con un crollo in quantità del 32% rispetto ai 145 grammi acquistati a persona nel 2007. Il trend discendente - precisa la Coldiretti - viene pero' da lontano: nel 1980 si aggira intorno ai 230 grammi a testa al giorno, nel 1990 si scende a 197 grammi, nel 2000 si arriva a 180 grammi, nel 2010 si attesta a 120 grammi e nel 2012 crolla a 106 grammi.