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Il futuro delle rinnovabili? Incentivare l'autoproduzione

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Pesaro, 15 mag. - (AdnKronos) - Negli ultimi 10 anni le fonti rinnovabili hanno contribuito a cambiare il sistema energetico italiano, con impianti presenti in tutti gli 8.047 Comuni e risultati sempre più importanti di copertura dei fabbisogni elettrici e termici locali. Per continuare ora occorre cambiare obiettivo: sostenere e agevolare chi autoproduce l'energia elettrica e termica di cui ha bisogno, spingere i progetti che permettono a famiglie, imprese, distretti produttivi e condomini di produrre e scambiare energia con moderne smart grid, sistemi di accumulo, impianti efficienti. Per questo Legambiente lancia il Manifesto per l'autoproduzione da fonti rinnovabili, in occasione della conferenza internazionale "Le comunità dell'energia", organizzata dall'associazione ambientalista, il Comune di Pesaro e la Provincia di Pesaro e Urbino. Il Manifesto propone cambiamenti in quattro direzioni. 1. Spingere l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili da parte dei Comuni rendendo possibile l'utilizzo della rete pubblica per scambiare energia tra edifici pubblici, eliminando divieti e tasse per creare vantaggi nell'interesse generale. 2. Aprire alla produzione e vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili da parte di cooperative e imprese ad utenze poste nello stesso ambito comunale. 3. Far valere, per l'energia prodotta da rinnovabili, le stesse regole che oggi valgono per il riscaldamento, ossia che questa possa anche essere distribuita agli appartamenti nel condominio oltre che utilizzata per gli usi comuni. 4. Semplificare e premiare l'autoproduzione da parte di cittadini e imprese. Insomma, il Manifesto chiede di scegliere in Italia la strada dell'innovazione eliminando tutte le barriere all'autoproduzione e alla vendita di energia da fonti rinnovabili, semplificando le procedure di approvazione dei progetti e aiutando le amministrazioni pubbliche a promuovere interventi che vanno nella direzione di territori al 100% rinnovabili. E incassa le adesioni del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e sindaco di Peglio Daniele Tagliolini e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Ma l'obiettivo, a partire da Pesaro, "è di costruire una campagna che coinvolgerà sindaci di tutta Italia", dichiara il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. L'obiettivo è quello di avere una generazione distribuita fatta di "prosumer", ossia di case e edifici che siano produttori-consumatori. Ci sono esempi italiani, come Campo Tures, ma anche europei, raccontati in occasione della conferenza di Pesaro: è il caso della Scozia, dove comunità di cittadini (Community Energy Scotland) sono riuscite a diventare autonome grazie alle fonti rinnovabili, con vantaggi per i territori; o del piano del Distretto di Marburg-Biedenkopf, in Germania, per diventare al 100% rinnovabile nel 2040.

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