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Dagli Usa a Rimini il sistema italiano che trasforma i rifiuti alimentari (anche in proteine)

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Rimini, 6 nov. - (AdnKronos) - Negli Stati Uniti è già realtà, e ora arriva in Italia in occasione di Ecomondo. Dalla California a Rimini, l'innovativo sistema di recupero e riciclo di prodotti alimentari che va oltre gli attuali sistemi basati su compostaggio e digestione anaerobica, per arrivare a produrre dal cibo che buttiamo nel cassonetto, acqua (75%), olio per biodiesel (8%), carboidrati e proteine da rimettere in circolo sotto forma, ad esempio, di alimenti per animali. Sperimentato fino a oggi solo negli Usa, Paese in cui dal 2016 inizierà il conto alla rovescia per adeguarsi ad una nuova normativa che impone il divieto di conferimento in discarica dei rifiuti alimentari entro cinque anni, il sistema è stato presentato questa mattina alla manifestazione dedicata allo sviluppo sostenibile, nell'ambito del convegno "Second Hand Food". Protagonisti dell'impresa, Louie Pellegrini e Michael Auriemma, il primo americano figlio di un genovese emigrato in America nel 1915, il secondo ingegnere chimico emigrato in America 12 anni fa. Il sistema, che si basa su un processo chimico attraverso l'utilizzo di sostanze naturali provenienti dal lievito madre, è già stato adottato nello Stato della California. A Santa Clara, il cuore della Silicon Valley è infatti già in funzione da circa un anno un impianto realizzato dalla Safe (la società di Louie Pellegrini), che raccoglie e tratta i rifiuti provenienti dall'intera area. Ora la sfida è quella della conquista dei mercati europei. E per il lancio in anteprima mondiale del loro sistema Louie Pellegrini (per la prima volta nella sua vita in Italia) e Michael Auriemma hanno scelto Ecomondo: “Siamo italiani, già compriamo macchine intermedie in Italia – spiega Auriemma – Non potevamo non scegliere questo appuntamento”.

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