Striscioni di Greenpeace davanti al ministero della Salute per bloccare gli Ogm

domenica 7 luglio 2013
Striscioni di Greenpeace davanti al ministero della Salute per bloccare gli Ogm
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Roma, 5 lug. (Adnkronos Salute) - Questa mattina attivisti di Greenpeace travestiti da 'Biancaneve' e da 'Strega Cattiva' sono entrati in azione a Roma davanti alla sede del ministero della Salute in via lungotevere a Ripa per chiedere al ministro Lorenzin di firmare finalmente il decreto per bloccare gli Ogm e per tutelare della biodiversità e l'agricoltura italiana. "Chi è il ministro più Ogm del reame?" e "L'Italia non vuole Ogm" sono i messaggi sugli striscioni aperti davanti al ministero. "Il ministro Lorenzin - chiede Greenpeace - vuole essere davvero la più Ogm del reame? Sono già otto i Paesi europei (Austria, Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia) che hanno adottato il divieto alla coltivazione del mais MON810 della Monsanto. L'Italia, col suo patrimonio di biodiversità e tipicità non può più aspettare". "Il 15 giugno in Friuli è stato seminato mais Ogm - afferma il comunicato di Greenpeace - il Mon810 della Monsanto, e l'operazione rischia di essere ripetuta in altre Regioni. Nonostante dichiarazioni e proclami, ancora nessuno dei ministri competenti ha adottato misure idonee a bloccare la contaminazione in corso e a vietare definitivamente la coltivazione di Ogm in Italia. Sia il Senato che la Camera - avverte l'associazione - hanno firmato mozioni unitarie per impegnare il Governo a vietare la coltivazione di Ogm. I ministri De Girolamo, Orlando e Lorenzin sono le autorità in grado di procedere in materia. In particolare, sulla scrivania del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sosta da settimane il dossier che permettere l'adozione di misure emergenziali per fermare queste semine". In pochi giorni, attraverso il sito www.StopOgm.org, oltre 55 mila persone "hanno inviato un messaggio chiaro al ministro della Salute - conclude la nota - per fermare gli Ogm. Per farlo, alla Lorenzin basta firmare il decreto che attiva le misure di emergenza contro il mais MON810, così da vietarne la coltivazione e tutelare il modello economico e sociale di sviluppo dell'agroalimentare italiano".