Roma, 18 lug. - (Adnkronos) - Due grandi operatori del settore fanno fronte per contrastare il fenomeno del gioco problematico. Questa mattina, presso la sede dell'Adnkronos di Piazza Mastai a Roma, Lottomatica e Sisal hanno presentato l'evoluzione del servizio di helpline 'GiocaResponsabile', gestito e coordinato in collaborazione con Federserd (Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze). Nato dall'accordo tra Federserd e Lottomatica nel 2009, con la recente adesione di Sisal, 'GiocaResponsabile' costituisce la prima helpline a livello nazionale, completamente gratuita, pensata per fornire un sostegno immediato ai giocatori e alle loro famiglie attraverso informazioni approfondite, l'orientamento verso i servizi di cura e un percorso di trattamento assistito con il supporto di terapeuti esperti. Il servizio è gestito da professionisti che, nel rispetto dell'anonimato, offrono consulenza specializzata alle persone che hanno manifestato fragilità e sviluppato problematiche psicologiche, relazionali e legali legate all'eccesso di gioco. Questa helpline, spiega Teresa Zompetti, curatrice dei progetti di responsabilità sociale di Gtech Spa- Lottomatica, "rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra diversi attori, del settore e non, che nel rispetto reciproco dei ruoli, fornisce una risposta concreta alle esigenze dei giocatori e dei loro familiari. La realizzazione di un contesto e di misure che garantiscano un livello elevato ed omogeneo di tutela dei giocatori e delle categorie vulnerabili è un obiettivo comune di Lottomatica e Sisal e nasce anche dal dialogo e dal confronto continuo con le istituzioni e le diverse aree della società civile". Giovanni Emilio Maggi, direttore relazioni istituzionali Sisal, sottolinea che "l'evoluzione apportata a questa iniziativa è metter a fattor comune le esperienze di Sisal e Lottomatica con Federserd nell'ottica di mettere a disposizione dei giocatori italiani una rete capillare sul territorio, professionale e scientifica che possa dare un vero supporto alla gente". Inoltre, aggiunge Maggi "questo sistema è aperto" nel senso che "può tranquillamente essere allargato ad altri operatori del settore e credo sia la cosa migliore come risposta di sistema rispetto a qualsiasi problema". "Lo sviluppo ed il potenziamento di questo servizio confermano il nostro l'impegno a perseguire obiettivi di salute nell'interesse della comunità, con la professionalità che il compito richiede" dichiara Alfio Lucchini, presidente di Federserd. Per La senatrice Emilia Grazia De Biasi (Pd), presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, "l'approccio delle istituzioni al gioco non può essere di tipo moralistico ma bisogna lavorare sul concetto di responsabilità" agendo sulla prevenzione. Anche perché "il fenomeno diventa patologico quando si tende a nasconderlo". Inoltre, la senatrice sottolinea che, a livello territoriale il servizio trattamento delle dipendenze deve essere "un servizio di prossimità con profili adeguati alle nuove dipendenze". Anche per Luigi Magistro, vicedirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, "il tema centrale è la prevenzione. Bisogna muoversi su un terreno comune e le istituzioni devono dare delle risposte: Serve, dunque, un piano di ampio respiro che coinvolga tutti gli attori". Per il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti il tema del gioco problematico deve essere affrontato con serietà con maggiori presidi ed iniziative. Questo progetto 'GiocaResponsabile' che vede insieme Lottomatica e Sisal per far fronte al gioco problematico "è un fattore di grande responsabilità" commenta il sottosegretario. Da parte del mondo dei concessionari, dunque, "c'è un'iniziativa che rafforza l'attività di prevenzione e contrasto al gioco compulsivo che è uno degli argomenti che in questo momento è particolarmente rilevante nel dibattito del paese. Credo che il ministero della Salute stia già lavorando ma anche a livello di monopoli di Stato qualcosa in più si farà nei prossimi tempi". Oggi, sottolinea il sottosegretario, "il gioco compulsivo ha raggiunto livelli superiori rispetto agli anni scorsi ma non certamente tali da determinare un effetto allarme nella popolazione così come è stato presentato fino ad oggi. Bisogna affrontare il problema con serietà, stabilire presidi maggiori rispetto ad oggi, iniziative che devono essere svolte oltre che dai concessionari dalle autorità regolatorie, ossia monopoli di Stato, anche dalle autorità competenti che sono le Asl e il ministero della Salute". Tra gli intervenuti anche Maurizio Fea, responsabile del Progetto Giocaresponsabile e Formazione di Federserd e Adrian Scarfe, Capo Dipartimento clinical training di Gamcare, iniziativa analoga avviata con successo in Inghilterra. Il servizio è accessibile attraverso due canali: una linea telefonica (numero verde 800 921 121) anonima e gratuita attiva dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 22; un sito www.giocaresponsabile.it che offre un database aggiornato di servizi territoriali pubblici e privati in Italia che si occupano di assistenza al gioco problematico e un canale di comunicazione diretta (chat) con esperti. A partire dal 18 luglio, il sito è stato inoltre arricchito di nuovi contenuti. Un'offerta completa che consente agli utenti di avere a disposizione informazioni dettagliate e il nuovo servizio di trattamento assistito on line, una delle prime esperienze a livello mondiale. In 42 mesi di attività (novembre 2009- aprile 2013), il sito ha registrato 99.787 visite e 85.134 visitatori. Da tutti questi contatti sono emersi 7.543 situazioni uniche classificate come problematiche. In particolare, Alfio Lucchini, presidente di Federserd, sottolinea che "il gioco problematico riguarda 1 milione di persone mentre quello patologico interessa tra le 150 e le 200mila persone". Inoltre, aggiunge Lucchini, "l'organizzazione sanitaria italiana nel prossimo quinquennio si deve preparare a gestire tra le 30 e le 50mila persone con problemi legati al gioco". Solo nel primo semestre del 2013, il sito ha registrato 4.359 contatti e da questi sono emersi 1.797 situazioni problematiche. Maschio, livello occupazionale medio basso, 42 anni e spende più di 100 euro a settimana. E' questo il profilo del giocatore problematico che emerge dai quasi 4 anni di attività del servizio GiocaResponsabile. Il 70% delle persone che si rivolgono all'helpline sono giocatori, il restante 30% invece è rappresentato da familiari, amici o altri. Tra i giocatori il 78% è uomo, mentre tra gli 'altri' il 75% è donna, solitamente il coniuge. Per i primi due anni il rapporto tra giocatori e altri era circa al 50%. Nell'ultimo anno invece si è spostato decisamente a favore dei giocatori. Tra chi chiama, le regioni più rappresentate sono: Lombardia (1953), Lazio (761) e Campania (655).