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E' morto Manlio Sgalambro, filosofo e autore dei testi di Battiato

simone cerroni
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Se Franco Battiato è quello che è lo deve anche a Manlio Sgalambro, filosofo, scrittore, cantautore e poeta morto a 89 anni a Catania questa mattina, giovedì 6 marzo. Noto al grande pubblico soprattutto per la sua ventennale collaborazione con Battiato, Sgalambro è l'autore di alcune tra le canzoni più famose del cantautore siciliano, come La cura, I giorni della monotonia e Stati di gioia. Raggiunto dai cronisti, Battiato non ha voluto commentare la notizia della morte del suo grande amico: "Non ho nulla da dire, è una cosa privata, è un dolore personale molto forte". Franco Battiato canta 'La cura', guarda il live di Bologna La vita - Dopo gli studi in giurisprudenza all'Università di Catania, Sgalambro si dedica, da autodidatta alla scienza filosofica e proprio dalla sua passione per Friedrich Nietzsche ed Emil Cioran. Nel 1982, dopo alcuni saggi in piccole riviste negli Anni '50 e '60, pubblica La morte del sole e diventa in seguito uno degli autori di riferimento della casa editrice Adelphi. Con quest'opera l'autore raggiunge una notorietà sempre più vasta, anche grazie a una serie di apparizioni televisive. L'incontro con Battiato avviene più tardi, casualmente, nel 1993. Fu l'amico comune Angelo Scandurra a farli incontrare. Da quel momento le loro strade non si sono più allontanate. Dall'anno successivo in poi collaborò a quasi tutti i progetti del cantautore. Il primo album firmato in coppia con Battiato è stato L'ombrello e la macchina da cucire, pubblicato nel 1995. Si occupò anche delle sceneggiature per i tre film realizzati da Battiato: Perduto amor, Musikanten e Niente è come sembra. Ma non c'era solo Battiato nella galassia musicale del filosofo-paroliere. Dal 1998, Sgalambro ha scritto testi di canzoni anche per Patty Pravo, Alice, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Milva e Adriano Celentano.  

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