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Sanremo 2019, il presidente della giura d'onore confessa: "Certo, ho votato Mahmood"

Davide Locano
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Si torna ancora alla finalissima del Festival di Sanremo e alla contestata vittoria di Mahmood col brano Soldi. Un caso che, come è arci-noto, ha anche assunto delle sfumature politiche: nel mirino in particolare la Giuria d'onore, che avrebbe sovvertito il "voto popolare". Sulla vicenda torna Mauro Pagani, musicista e presidente proprio della Giuria d'onore della kermesse. Intervistato a Un giorno da pecora, sulla vittoria di Mahmood commenta con ironia: "Eravamo pilotati dai servizi segreti egiziani, c'era un ponte radio col Cairo...se non fosse triste questa cosa la troverei divertente". Il riferimento, ovviamente, è al padre egiziano di Mahmood. Leggi anche: Sanremo 2019, bomba di Bechis: "Chi ha deciso che doveva vincere Mahmood" Dunque, Pagani aggiunge: "Mahmood è nato in Italia ed è cittadino italiano. Perché tutta questa bolgia? Se dobbiamo esibire il certificato di nascita dei genitori allora voglio anche la fedina penale". Quando gli chiedono se Pagani si aspettasse tutte queste critiche, risponde: "No, sono sorpreso. Anche perché noi, quando votavamo, non è che sapessimo come andava il voto da casa o quello della sala stampa". Infine gli viene chiesto per chi abbia votato: "Per Mahmood, ero un gran sostenitore del suo pezzo", rivela Pagani. Qualcuno aveva il minimo dubbio al riguardo?

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