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Non è l'Arena, da Massimo Giletti la verità sul summit con Cairo: "Perché ho rifiutato un contratto di 5 anni"

Davide Locano
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Dopo un lungo tentennamento e voci che lo davano rientrante alla Rai, qualche settimana fa Massimo Giletti ha deciso: resta a La7 con il suo Non è l'Arena (e nuovi impegni). Il conduttore ha infatti siglato un accordo per altri due anni con Urbano Cairo. E ora, in un'intervista a Il Tempo, entra nei dettagli di questa decisione. Si è appreso che Giletti ha rifiutato un accordo per cinque anni, ne ha voluti soltanto due. Perché? "Con cinque anni di contratto sei più sereno. Ma ho bisogno di stimoli. Credo sia nell'interesse dell'editore avere uno che va oltre. Ed io voglio questo...". E aggiunge: "Prima della firma del contratto io e il presidente Cairo ci siamo incontrati di pomeriggio. C'è stato un grande abbraccio. Ci siamo detti parole che resteranno sempre tra me e lui: Cairo è un grande editore". Eppure, Giletti non scorda Viale Mazzini, non si fa problemi a dirlo: "Ma per quanto riguarda la Rai - sottolinea - resta la ferita sempre aperta. Col tempo si rimarginerà". Infine, parlando delle ragioni per cui ha scelto ancora La7, ribadisce: "È stata una scelta di libertà. Forse la mia è una tv che dà fastidio ai poteri, ma per farla devi avere un editore forte e con Cairo mi sento tutelato. La libertà è fondamentale", conclude Massimo Giletti. Leggi anche: Non è l'arena, perché Massimo Giletti è mister 300%

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