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Max Verstappen, l'ad Ferrari Louis Camilleri: "Ha creato caos nel tema, non ci sarà mai spazio per lui"

Davide Locano
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Non c'è e non ci sarà mai spazio per Max Verstappen in Ferrari. Il pilota della Red Bull, in prospettiva, rischia di pagare carissime le parole contro il team di Maranello, accusato dopo il gp di Austin in Texas, di fatto, di aver barato nel corso della seconda parte dell'ultima stagione. L'ultima porta in faccia gliela sbatte l'amministratore delegato del Cavallino, Louis Camilleri, uomo di poche parole ma in questo caso dall'elevatissimo peso specifico. "Le dichiarazioni bomba in genere non ti portano molto lontano. Max ha 22 anni, perché dargli credibilità quando noi siamo la Ferrari - ha premesso picchiando duro sin dal principio -? A volte il silenzio è più potente. Questo è il mio punto di vista. Parole come quelle di Verstappen volevano solo portare un'incredibile pressione su di noi tanto che Mattia Binotto ha detto che avevamo gli ispettori Fia ovunque. Le parole del pilota Red Bull hanno creato ogni sorta di problema all'interno del team - rivela Camilleri -. Capisco la frustrazione di Binotto per il fatto che a volte restiamo in silenzio, lo capisco pienamente. Ma siamo la Ferrari e dobbiamo evitare le polemiche, perché se lo fai è come se entrassi in una partita già persa, e non dovremmo scendere a questo livello. Di certo dopo quell'episodio Verstappen non potrà mai correre per la Ferrari", ha concluso Camilleri. Semplicemente definitivo. Leggi anche: "Mai compagno di Leclerc": Verstappen provoca ancora

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