In rete gira la foto di Maria Elena Boschi che il giorno del giuramento da ministro, inchinandosi a firmare davanti al presidente della Repubblica, mostra il perizoma che indossava. Ovviamente è un fotomontaggio. Un fotomontaggio che ha scatenato, oltre a qualche risatina, anche una marea di polemiche. A cominciare da quelle delle colleghe di partito che si sono sentite in dovere di prendere carta e penna e scrivere addirittura un comunicato stampa sostenendo che certe trivialità riescono a strappar loro qualche risata, ma non certo a indignarle. "E allora perché fare un comunicato?", si chide Melissa P., la scrittice erotica di "Cento colpi di spazzola", in un suo pezzo sul Giornale dedicato al finto moralismo del Pd. "Se non sono indignate", sostiene l'autrice, "dovrebbero spiegare perché un perizoma riesce a sollevare tanto polverone. Certo, il sessismo. Lo conosco bene. Ogni donna lo conosce, qualunque sia la sua posizione sociale, la sua età, il suo impegno. Il mostro si avventa su tutte, soprattutto quando all'intelligenza si unisce la bellezza". Indossare un perizoma, si chiede Melissa P, è così sconveniente? Ovviamente no. "E allora perché gli uomini usano l'immagine come un'offesa e le donne la recepiscono come tale? Perché le regole sono antiche, usurate". La scrittrice ritira in ballo anche le dichiarazioni dei deputati del M5S che accusarono le deputate Pd di essere al parlamento perché particolarmente capaci nel sesso orale. "Sono stata sorpresa tanto dalle accuse degli uni quanto dalle reazioni delle altre", dice Melissa P. "Se i grillini avessero detto 'Siete al Parlamento perché cucinate un ottimo fegato alla veneziana', nessuno si sarebbe offeso. Probabilmente le deputate si sarebbero risentite, perché trattasi di una bugia - per esempio nessuna di loro sa cucinare il fegato alla veneziana, ma sono tutte bravissime a fare i supplì. Perché quindi il sesso orale dovrebbe generare indignazione? Potevano semplicemente dire che quanto sostenuto fosse falso e che il sesso orale non rappresenta un problema per nessuno". "Il nemico", conclude Melissa, "si sa, si combatte così: facendogli notare che la pistola che ti ha puntato contro è una pistola ad acqua".