Moda: Capucci e Fendi, Italia pilastro pret-a'-porter ma deve fare sistema

sabato 26 maggio 2012
Moda: Capucci e Fendi, Italia pilastro pret-a'-porter ma deve fare sistema
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Roma, 24 mag. (Adnkronos/Ign) - "Un libro che parla dei creatori della moda. Ma non e' una biografia completa degli stilisti. In poche pagine, tre quattro per ciascuno, l'autrice descrive il carattere, lo stile, il modo di lavorare e il tipo di clientela di ogni sartoria. E' questo il tratto affascinante del libro". Il maestro dell'Alta moda italiana, Roberto Capucci usa l'aggettivo 'meraviglioso' per descrivere il libro di Sofia Gnoli 'Moda - Dalla nascita della haute couture a oggi' (Carocci editore), presentato mercoledi' nella cornice dell'Orto botanico di Roma, alla presenza tra gli altri, di Silvia Venturini Fendi e Bonizza Giordani Aragni. Trecentosessantotto pagine, con un centinaio di immagini, in cui la giornalista ('Il Venerdi" di Repubblica 'Vogue') e insegnante di storia della Moda alla Sapienza di Roma ripercorre la storia della moda a partire dal primo sarto, Frederick Worth, all'eta' contemporanea. Un percorso che attraverso stilisti come Chanel, Dior, Armani, Valentino, Gucci ricostruisce il passaggio dall'Alta moda al pret-a'-porter fino alla globalizzazione e al fast fashion del Duemila. "Il pret-a'-porter e' un fenomeno piu' importante dell'alta moda, che ormai e' una professione che sta sparendo perche' dedicata solo ad una elite. Anche se io lo conosco poco, facendo solo haute couture", ammette lo stilista 81enne. Capucci ricorda il monopolio della Francia, la nascita all'inizio del '900 delle prime sartorie italiane, la figura del marchese Giorgini ("grande mecenate di Firenze, che negli anni '50 diede inizio alla moda italiana. Un uomo eccezionale ma dimenticato solo ultimamente gli hanno dedicato una lapide nella strada in cui abitava"). Ma il ritratto che lo ha colpito di piu' e' quello di Salvatore Ferragamo: "Un 15enne che lascia il suo paese nel napoletano, Bonito, per andare in America a fare il ciabattino e che poi e' diventato Ferragamo. E' la dimostrazione per tutti i giovani che il nostro lavoro non e' solo divertimento. Sacrifici, aspettative, dolori e soddisfazioni. Il successo, la notorieta' arrivano con calma e solo se dedichi al lavoro il 100% della vita". (segue)