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Edoardo Romano dei Tre tre, il segreto rivelato dopo oltre 30 anni: "Com'è morta mia moglie"

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Francesco Fredella
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Dei “Tre tre”, gli storici cominci nati a Drive in negli anni Ottanta, resta un’eredità grandissima. Gino Cogliandro, Mirko Setaro Edoardo Romani: amici, colleghi, napoletani doc. Un pezzo di storia della tv che nessuno dimentica. Ed Edoardo Romano, oggi 79 anni, torna sulle scene in radiovisione scegliendo RTL102.5 News. Un’intervista senza freni con un vero tuffo nei ricordi. Romano, che si trova a Francavilla al mare, per uno spettacolo dal vivo, svela un segreto nascosto per oltre 30 anni. “Sono vedovo. Non l’ho mai detto. Mia moglie è morta 33 anni fa all’inizio della mia carriera, non è riuscita a vedere quello che I Tre tre hanno fatto. Ma ho dedicato i miei successi a lei”, racconta Edoardo. “Per tanti e tanti anni non ho mai raccontato nulla a nessuno. Ora lo faccio e vi dico che ho fatto il papà delle mie due figlie e sempre il comico”. 

Romano non perde la battuta. Sempre brillante e sul pezzo con quell’accento napoletano a cui non rinuncia. Il suo “A me pare na strunzat” non tramonta mai. “E’ il mio modo di affrontare la vita”, racconta. E poi a chi gli chiede di una reunion con i suoi soci, Mirko e Gino, risponde: “I Tre tre sono stati il passato. Ora basta. Con loro mi sento, certo. Siamo amici. Nessuna lite, un divorzio consensuale. Ma adesso facciamo cose diverse, totalmente”. Insomma, Edoardo non pensa minimamente ad un ritorno sulle scene con loro. “Ad un certo punto della nostra carriere abbiamo ben pensato di fermarci perché la televisione andava in una direzione che non ci piaceva. Cominciavano a produrre programmi usa e getta che non appartenevano alla nostra cultura storica, artistica e teatrale”, svela a Trends and Celebrities. “Intanto il piatto riscaldato non funziona, poi ognuno di noi è su dei percorsi artistici molto importanti, soprattutto io non posso fermarmi. Mi sono fermato con il mio 33,33% e mi sono riguadagnato il mio 100%. Quello che dovevamo fare tutti e tre lo abbiamo fatto, adesso che siamo ‘single’ proseguiamo con i nostri progetti”.

Edoardo ha le idee chiare: il passato è alle spalle, il futuro davanti a sé. Ma, a proposito degli anni d’oro in quella che all’epoca si chiama Fininvest, racconta: “Di soldi, a quell’epoca, ne abbiamo guadagnati così tanti che un po’ ci vergognavamo”. Altri tempi. Altra tv. Non c’era internet, non esistevano i reality e in televisione i canali erano sei. Punto. “Non temo neppure di essere imitato dalle nuove generazioni. Noi cucivamo addosso gli spettacoli sulla nostra pelle. I Tre tre sono unici e inimitabili”, continua. “Ora penso al teatro e al cinema. Ho sfilato sulla passerella a Cannes e ho recitato con Pupi Avati. Magari comunico poco, ma sono vivo e vegeto. E sto bene”. 

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