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Michele Merlo di Amici, clamorose voci dalla Procura: "Chi è il primo indagato per omicidio colposo". Leucemia fulminante? La verità

Michele Merlo

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Ci sarebbe un primo indagato per la morte di Michele Merlo, il cantante di 28 anni stroncato da una emorragia cerebrale causata da una leucemia fulminante che nessuno gli ha diagnosticato. Secondo quanto riporta il Corriere Veneto ci sarebbe almeno un nome. Una notizia trapelata dopo che il fascicolo aperto dalla procura di Bologna è stato trasferito a quella di Vicenza, dove è stato iscritto, così come pervenuto, e assegnato al pm Barbara De Munari.

 

  
Il reato contestato è quello di omicidio colposo in merito a condotte mediche. Viene da pensare che la o le responsabilità sul decesso di Merlo, visto l’esito dell’autopsia e alle verifiche dei carabinieri del Nas dalle quali non era emersa alcuna responsabilità in capo ai medici degli ospedali bolognesi, siano da trovare nelle fasi antecedenti al ricovero a Bologna, quindi, ipotizza il Corriere Veneto, "sulle condotte del suo medico di famiglia di Rosà (Comune dove abitava il cantante) e del Pronto soccorso di Cittadella, Padova, (strutture, queste, dove sono stati già inviati gli ispettori della Regione Veneto)".

 

 

Secondo il professor Antonio Cuneo e il dottor Matteo Tudini che hanno svolto l’autopsia quando Merlo il 2 giugno si presentò a Vergato, con placche, sangue dal naso, mal di gola e mal di testa, e fu dimesso con la diagnosi di faringite e un antibiotico, era già troppo tardi. "Qualora la terapia fosse stata somministrata a partire dal 27-28 maggio (…) avrebbe avuto una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87 per cento" è la conclusione che scagionerebbe i medici emiliani. Ed ecco perché il fascicolo di Bologna (senza indagati) è stato inoltrato alla procura di Vicenza.

 

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