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"Una seconda chance", una lezione ai genitori con Vittoria Gallione

Annamaria Piacentini
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Siamo davvero sicuri di conoscere i nostri figli? Le loro ambizioni, e i loro sogni?  Quando è stata l'ultima volta in cui abbiamo avuto “il tempo” di ascoltarli, impegnati tra una corsa e l'altra? Quindi, non meravigliatevi scoprendo che quei piccoli “scriccioli”, sono cresciuti senza che ve ne siate accorti. Accade anche a Max (Giusti) e Anna Mancini (Gabriella Pession) sposati da 25 anni e con due figli gemelli, Tina e Nico dal carattere completamente opposto. Tina è ribelle, Nico è tranquillo, si agita solo quando passa il tempo con i videogiochi. Ma la vera sorpresa sarà per il loro diciottesimo compleanno: un disastro. Colpa dei genitori? Comunque, potrebbero avere una Seconda Chance... Ecco cosa ci racconta Vittoria Gallione, protagonista nei panni di Tina. Nata sotto il segno del genio 23 anni fa, a soli 18 anni ha frequentato un corso di recitazione a New York, e nel 2022 è arrivato il colpo di fulmine con la fiction Rai “Doc- nelle tue mani”, dove ha avuto il ruolo di Francesca. Subito dopo il suo primo film “La seconda chance”, di Umberto Carteni, prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema. Tra i protagonisti anche Maurizio Mattioli e Fabio Brizzano. Ma vediamo cosa ci racconta Vittoria Gallione:     

Vittoria il film è sicuramente riuscito...il tema è al passo con i tempi. Parliamo del suo ruolo: che tipo di adolescente è? Distratta, o refrattaria alla vita di famiglia?

 “Ribelle! Tina è insoddisfatta, scontenta dell'approccio che ha in famiglia. Ed è l'unica che si oppone ai genitori, i quali dettano regole, ma non li ascoltano”. 

  Motivo?

  “Sono sopraffatti dalle circostanze di quei momenti che li trovano quasi spaventati e impreparati ad affrontare l'età dei propri figli”. 

 Se tornasse indietro cambierebbe qualcosa della sua adolescenza?

 “Sul piano affettivo nulla, però vorrei avere avuto più coraggio nell'esprimere i miei sentimenti”. 

A volte è solo il coraggio che manca? Che consiglio darebbe ai genitori di oggi?

“Di non trascurare i segnali che mandano i figli, ma di farlo in maniera delicata ponendosi delle domande. Al di là di come sono andati a scuola”. 

 Oggi ha 23 anni, ha studiato recitazione anche in America e nel cinema ha raggiunto un trampolino importante. Lo considera un dono essere donna?

“In un certo senso sì. Quello che caratterizza la donna è di rinascere continuamente, dal lavoro alla famiglia, una donna cerca sempre di farcela. E ci riesce tra mille impedimenti. Forse un uomo nelle stesse condizioni avrebbe fatto estinguere la “specie”. 

 Ottima risposta! Ora mi dica cosa sogna Vittoria?”

 “Di continuare il mio lavoro di attrice e di poter raggiungere anche quella  felicità e serenità che è un po' il sogno di tutti. Costruire dei progetti e poterli realizzare”. 

 Non sogna anche il principe azzurro?

 “L’amore è importante, ma trovare il principe azzurro può essere difficile. Sin da ragazzina il primo amore è stato il mio cavallo. Cavalco da molti anni, ho partecipato a gare a livello agonistico e trovo che questo passaggio della mia vita sia molto importante per me.  Continuerò a farlo tra un film e l'altro, non potrei rinunciarci. Quando arriverà l'amore? Vedremo”. 

 Come sottolinea il titolo del film c'è sempre una seconda chance. Giusto? 

 “Ci sarà, tutto il bene torna indietro, questo è un po' il mio modo di vedere la vita. Con mia sorella gemella stiamo realizzando un cortometraggio, lei è sceneggiatrice e regista. Faremo un buon lavoro e crediamo in questa storia. E poi può sempre arrivare la nuova...  seconda chance”.

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