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Beatrice Venezi, contestazione al teatro: "Niente fascisti", come reagisce

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Roberto Tortora
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Quella di politicizzare i concerti a teatro sembra stia diventando una moda. Se, infatti, nel giorno della prima alla Scala di Milano il giornalista Marco Vizzardelli aveva gridato dal loggione un “Viva l’Italia anti-fascista”, questa volta tutto accade all’Opera di Nizza in occasione del concerto di capodanno, diretto dalla nostra Beatrice Venezi, vera enfant-prodige della musica classica, pianista e direttore d’orchestra a soli 34 anni. La Venezi non ha mai fatto mistero di essere vicina alle posizioni moderate dei conservatori, perché dal loggione del teatro francese si levasse il grido “Niente fascisti all’opera, niente opera ai fascisti“, con tanto di striscione esposto su cui campeggiava lo stesso messaggio. Per fortuna, il pubblico presente in sala ha subito contestato la mancanza di rispetto nei confronti dell’artista e di tutta l’orchestra. Non è mancato, però, anche qualche applauso. Venezi ha indirizzato uno sguardo nella direzione dei manifestanti e ha poi avviato il concerto. 

La protesta non è stata affatto un’iniziativa singola né un atto istintivo, anzi, era stata pianificata da tempo. Nei giorni scorsi, infatti, una cinquantina di persone aveva già manifestato contro l'evento e a luglio gli stessi comitati avevano chiesto all'Opera di Nizza e al comune di annullare il concerto diretto dalla consigliera musicale del governo Meloni. A volere la giovane direttrice d’orchestra italiana è stato il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, esponente di Horizons (partito di centro-destra fondato dall’ex-premier Édouard Philippe, che fa parte della maggioranza macronista). A lei ha affidato non solo il concertone di fine anno ma anche, dal 21 al 29 dicembre, la direzione dell’Orchestre Philarmonique de Nice nel ballo Giselle di Adolphe Adam. Il video, subito postato sui social dai presenti al concerto, è diventato virale e ha già fatto il giro del mondo.

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