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La Rai si cucina Lorenzo Biagiarelli

Daniele Priori
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Chiamatelo pure Lorenzo Biagiarelli reloaded. Ovvero lo chef che in poche ore ha spento definitivamente i fornelli dalla Clerici, per aggiungere pepe e altre spezie (pontificando un po’ su tutto) come nuovo opinionista di Bianca Berlinguer nella sua trasmissione su Rete 4 Prima di domani. Tutto nell’arco di una giornata. Il foodblogger e chef compagno di Selvaggia Lucarelli ha ripreso la parola per dare l’addio definitivo alla trasmissione di Raiuno È sempre mezzogiorno facendo un po’ la vittima, della serie «se la sono presa solo con me e la mia compagna» (Selvaggia Lucarelli ndr) ma altempo stesso scegliendo di tirare dritto, convinto di non dover mostrare pentimenti legati alle sue convinzioni sulla vicenda, nata da una semplice recensione on line di una pizzeria di Lodi e finita nel modo più drammatico con il suicidio della ristoratrice. Biagiarelli riprende la parola (e tutta la visibilità perduta) anche in tv dopo un mese di silenzio e lo fa partendo da un lungo video postato sul suo profilo Instagram che però, evidentemente e a sorpresa, era solo l’inizio di una nuova stagione televisiva. «In molti mi hanno rimproverato scarsa umanità ma io non posso né voglio chiedere scusa, come molti mi hanno caldamente suggerito di fare, per la morte di Giovanna Pedretti che ovviamente mi addolora come essere umano, perché se lo facessi sarei l'ennesimo che utilizza la sua morte per il proprio vantaggio, nel mio caso per riabilitarmi, cospargendomi il capo di cenere e implorando la clemenza della pubblica piazza».

 


Ricorderete tutti la vicenda singolare di questo locale finito al centro di una querelle dopo che lo stesso aveva ricevuto una recensione, forse vera forse no (secondo Biagiarelli no) zeppa di contenuti discriminatori contro omosessuali e disabili, rispetto alla quale lo chef tv, compagno di Selvaggia Lucarelli, ha affermato di aver effettuato solo un’operazione di debunking, cioè di ridimensionamento della bolla mediatica. Fatto sta che la bolla alla fine, soprattutto dopo il tristissimo epilogo è esplosa addosso allo chef e alla compagna Selvaggia Lucarelli che aveva condiviso il post. E il primo effetto evidente, dopo la morte della ristoratrice, è stata la sparizione dagli schermi di Raiuno di Biagiarelli. Ad oggi non vi è notizia di alcun provvedimento firmato dalla Rai né vi sono reazioni di viale Mazzini in seguito all’ulteriore video con il quale lo chef ieri ha dato l’addio definitivo al programma. «Purtroppo non ci sono più le condizioni perché io riprenda il mio ruolo a È sempre mezzogiorno, quindi non mi vedrete più in onda», afferma Biagiarelli. Nessuna precisazione o aggiunta, in tal senso, nemmeno dal foodblogger su quali fossero o chi avesse posto o meno condizioni per un suo ritorno in tv che comunque non avverrà. «Piuttosto preferisco tenermi il dubbio, lo stigma, il sospetto piuttosto che tentare la via della pietà affermando qualcosa che non penso e accetterò con tranquillità tutte le conseguenze di questa scelta». Al centro della scena, insomma, anche senza andare più in televisione resta lui e, tra parentesi la più famosa compagna, nel ruolo degli unici danneggiati da questa storia. «Ho lasciato che nelle ultime settimane venisse detto e scritto di tutto su di me. Che mi venisse rivolta qualsiasi accusa, anche la più infame senza rispondere».


Ad assolverli, mentre tutto il circo mediatico inferocito se la prendeva con loro, Biagiarelli cita lo studio di una agenzia di comunicazione, portato dal cuoco come sua difesa per sottolineare come nessun accanimento personale ci sarebbe stato sulla povera ristoratrice, ma anzi “sentiment positivo al 90%” È evidente, però, proprio da questo snocciolamento di dati, che non si sia capito il vero centro della vicenda: l’errore di alzare polveroni esagerati su persone indifese per fatti tutto sommato risibili. «Questo non è un video pensato da una task force. Non ho nemmeno la camicia del penitente. Nei limiti del possibile sto bene e non sono qui per piangermi addosso» ma per ribadire la sua verità dei fatti secondo cui la sua operazione di debunking non era affatto volta a «smentire o esporre al pubblico ludibrio una persona comune, come è stato spesso scritto in questi giorni, ma è smontare una notizia specie se di diffusione nazionale e criticare l’operato della stampa quando si alimenta di notizie non verificare monetizzandole con dei click» afferma il food blogger improvviso Robin Hood contro i giornalisti secondo i quali «i miei due post di debunking soltanto condivisi da Selvaggia avrebbero creato una gogna social sulla signora e sulla sua pizzeria e questa è una delle tante falsità che sono state dette su questa storia», conclude Biagiarelli appellandosi (eccone un altro) all’articolo 21. Più pragmatico l’unico commento al video che giunge dalla politica, firmato dal vicecapogruppo della Lega a Montecitorio, Igor Iezzi che, senza mezzi termini, commenta l’addio alla tv di Biagiarelli con un «meglio tardi che mai, finalmente una buona notizia».

 

 

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