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Domenica In, le parole pesanti della d'Urso su Mediaset: "Mandata via in modo terribile"

Daniele Priori
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Un’ora sola in Rai - nulla di più per ora - oltre agli schizzi di veleno contro Mediaset. È stato questo e poco altro l’atteso ritorno in tv (a giudizio di molti sgradevole) di Barabara d’Urso. La conduttrice esiliata da Cologno è stata ospite di Mara Venier a Domenica In che ha dedicato un’ora del suo spazio, in apertura di trasmissione, alla confessione dell’ex grande rivale. Barbara, tra una lacrima di commozione e l’agitazione dovuta all’appuntamento particolarmente sentito, ha alternato miele per la tv pubblica a fiele per la sua vecchia azienda che all’inizio dell’intervista, fosse stato per lei non avrebbe neppure nominato.

C’è voluta la stura della zia Mara che, sapientemente dal suo punto di vista, ha ricordato all’amica-ospite che Mediaset si poteva citare. Così da aprire l’angolo del doloroso rancore di Carmelita, all’interno di un romanzo d’appendice per lo più familiare, costruito ad arte dalla Venier. L’intento, in parte riuscito a Domenica In, era quello di mostrare l’interiorità e magari anche la fragilità di una wonderwoman che, anche ieri, ricordando i suoi «16 anni di diretta quotidiana a Mediaset» non ha mancato di sottolineare la sua onnipresenza, «persino nei mesi del Covid quando tutti gli altri stavano a casa». Così come il fatto di essere stata esautorata senza una motivazione che lei starebbe ancora aspettando.

 


Tutto ciò in un brodo di giuggiole dedicato a Mamma Rai dove, a quanto pare, la d’Urso ha tenuto ben custoditi nelle teche i ricordi più puri e più cari, come pura era la ragazzina che, poco più che diciottenne, nel 1979 civettava vicino a Pippo Baudo. Il presente, però, è strano. «Ho una famiglia stupenda, sono professionalmente serena, faccio tante cose, organizzo anche matrimoni» ma c’è una ferita ancora aperta che probabilmente non si sanerà fin quando Barbara troverà il nuovo tasto del telecomando da trasformare nella nuova casa d’Urso. «La verità è che tutto il mio dolore è ancora qua. Sono stata strappata alla mia vita, sono stata 23 anni in Mediaset, felice soprattutto nei primi anni. Per 16 anni sono andata in diretta tutti i giorni, l’azienda mi ha dato tanto è vero ma io ho dato la mia vita, ci sono sempre stata. Il modo terribile in cui sono stata mandata via, il 26 giugno alle ore 16,20, non l’ho dimenticato. Nessuno mi ha mai spiegato. La guerra è terribile e io non voglio fare la guerra, vedremo quello che accadrà, piano piano passerà». Anche se per ora il sospirato ritorno in Rai è stato più che altro spolverare una bacheca di ricordi. «Rientrare in Rai per me è importantissimo. Ho iniziato qua. Il mio cuore è sempre vostro» ha ripetuto più volte facendo in qualche modo il verso a se stessa.


E a quel gesto proverbiale attraverso il quale, anche alla fine dell’ultima puntata della scorsa stagione di Pomeriggio Cinque aveva dato appuntamento a settembre ai telespettatori. Un appuntamento che non ha mai avuto luogo, se non a teatro dove il pubblico dei più affezionati l’ha seguita portandole regali e chiedendo «quando torni? Dove ti ritroveremo?»: una domanda alla quale Barbara per ora non può ancora rispondere. Le ipotesi sono molte. La concretezza poca. Se, infatti, il vero obiettivo della d’Urso è viale Mazzini, al momento ci sarebbero da superare i dubbi dell’ad Roberto Sergio e un cambio ormai prossimo dell’intero cda. E, tanto per lei quanto per Massimo Giletti, sia pure dopo la “prova” dello show per i 70 anni, sembrerebbe proprio che sarà il nuovo cda a dover dire l’ultima parola. Nel frattempo restano i ricordi. Il suo camerino vicino a quello di Mara ai tempi di Mezzogiorno in Famiglia. Storie di trent’anni fa che per oggi, dalle parti di Carmelita, possono legarsi solo alla speranza di un futuro “giorno bellissimo”. 

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