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Dritto e Rovescio, Capezzone: "Prendete a casa una persona rom? Allora siete ridicoli"

Roberto Tortora
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Quello delle borseggiatrici sui mezzi pubblici di Milano sta diventando un problema sempre più serio. Si aggirano tra turisti, passanti e viaggiatori, pronte a colpire anche in pieno centro. E, con il passare del tempo, le tecniche di furto diventano sempre più sofisticate. Agiscono da sole oppure in coppia, in quest’ultimo caso una si copre la mano con una sciarpa e la infila nella borsa della vittima, mentre l’altra apre il cappotto e nasconde il furto alla vista degli altri viaggiatori. Poi, ci sono quelle che fingono di aiutare i turisti a fare i biglietti davanti alle macchine automatiche, ma solo per controllare il contenuto del portafogli e mettere in azione una complice. Infine ci sono le sentinelle, sedute a terra a fingere di chiedere l’elemosina, ma in realtà avvisano le complici della presenza di forze dell’ordine, telecamere (come quelle di Striscia La Notizia), o soggetti ideali da derubare.

Un tema trattato durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico e sociale di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. In studio, tra gli ospiti, c’è anche il Direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone, che fa una riflessione seria sull’ipocrisia da razzismo che, a parole, declama accoglienza, ma poi, nei fatti, ha lo stesso atteggiamento di diffidenza di chi, invece, è meno propenso ad accettare queste comunità.

 

 

Queste le parole di Capezzone: “Rapine in strada, tra le persone arrestate il 74% è extracomunitario oppure rom, se parliamo anche di furti con destrezza la percentuale sale al 95%. Ora, a chiunque dovesse dire nei prossimi venti minuti che c’è un problema di razzismo negli italiani, la mia domanda è: prendete come governante a casa o come collaboratrice familiare una persona rom? Se la prendete io accetto tutti i vostri argomenti, se non la prendete e ci fate la morale, ho l’impressione che siate un filo ipocriti”.

 

 

 

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