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DiMartedì, Fornero insulta? Storace la zittisce in tempo record: "Lei è un giudice?"

Roberto Tortora
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Tra i trionfatori delle ultime elezioni al nuovo Parlamento europeo c’è il rappresentante simbolo della Lega di Salvini, cioè il generale Roberto Vannacci, salito all’onore delle cronache nell’ultimo anno grazie al suo controverso libro “Il Mondo Al Contrario”. Vannacci ha racimolato oltre cinquecentomila presenze e conquistato, così, un posto al Parlamento europeo. Al contrario, però, la Lega ha subìto lo smacco del suo fondatore, Umberto Bossi, che ha votato palesemente per Marco Reguzzoni, candidato indipendente di Forza Italia. Quindi? Come ne esce il partito di Salvini? Di questo di discute a Dimartedì, talk di approfondimento politico di La7, condotto da Giovanni Floris.

E c’è un acceso scontro tra Elsa Fornero, ex- ministro del lavoro e delle politiche sociali, e Francesco Storace, ex- Ministro della Salute nel terzo governo Berlusconi. Queste le parole della Fornero: “Mai detto di essere d'accordo con Bossi e nessuno lo santifica, è una questione di rispetto delle persone e mi sembra che nella tradizione della Lega di Salvini il rispetto delle persone sia all'ultimo posto. C'è l'illusione che viene sistematicamente venduta, l'acredine, il disprezzo e l'odio che viene creato, tutto questo è nella predicazione di Salvini, ma gli elettori se ne sono accorti. Tanto è vero che è dovuto ricorrere a un altro che lo imita, Vannacci, per poter trovare dei voti. Si possono ottenere voti ingannando le persone? Le cose che Vannacci ha detto sono esattamente contrarie allo spirito della costituzione, infatti io non lo chiamo più generale perché lui l'ha disonorata”.

 

 


Storace non ci sta e le risponde a tono: “A Vannacci lo hanno votato, lei quest'ebbrezza del voto non l'ha mai ricevuta. Guardi che 500mila voti sono tantissimi, lei non li ha mai ottenuti. Ma chi è lei il giudice degli altri? Salvini è così, Vannacci è così, ora chi altro? Pensasse a quello che ha combinato lei piuttosto, intanto a lei non la chiamiamo più ministro per fortuna ed è già un vantaggio per l'Italia”.

 

 

 

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