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Lino Banfi, il dramma che aveva sempre nascosto: "Cosa mi sono venduto per mangiare"

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"In tempo di guerra, per poter mangiare qualcosa, ho venduto orologi falsi ai napoletani": a confessarlo è stato Lino Banfi in un'intervista al Corriere della Sera. Il noto attore, 88 anni l'11 luglio, ha spiegato che "la fame era tanta, ero campione italiano del salto del pasto. Con la compagnia di varietà si lavorava poco, un tizio che conoscevo, lui sì, un truffatore di razza, mi propose di fargli da spalla". 

Scendendo più nel dettaglio di questo "sistema" sperimentato in passato, ha rivelato: "Ci vestimmo da ufficiali della Marina americana. 'Ma io non parlo una parola d’inglese', protestai. E lui: 'Non importa. Quando ti faccio segno, tu piangi e ripeti soltanto: I remember my mother (ricordo mia madre)'. Ci siamo messi al centro di Napoli e abbiamo finto che ci avessero rubato il portafoglio. 'Dobbiamo tornare alla base, aiutateci', singhiozzavamo". A quel punto il compare proponeva al malcapitato di turno di comprare il finto Rolex di Banfi per 10, 20 mila lire. "Al segnale, scoppiavo a piangere, fingendo di non volermi separare dal ricordo della mia cara mamma - ha raccontato Banfi -. Ma poi cedevo. Ovviamente il Rolex era falso".

 

 

 

Alla domanda su quale sorpresa gli farebbe piacere ricevere per il suo compleanno, Banfi ha rivelato: "Magari una telefonata da qualcuno che non mi aspetto. Da un pezzo grosso". Come il Papa. "Ci spero - ha aggiunto -. Di sicuro mi scriverà un messaggio. La nostra amicizia, con garbo, sta diventando sempre più stretta. Quando vado a trovarlo è contento, con me si diverte e ne ha bisogno, mica è facile fare il Santo Padre". Tra di loro si sarebbe instaurato un buon rapporto: "Una delle ultime volte che ci siamo visti mi ha tenuto la mano, mentre parlavo. C’era Renato Zero che ci guardava con gli occhi spalancati". 

 

 

 

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