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Venditti, le scuse alla ragazza disabile: "Pensavo a un attacco politico"

Luca Puccini
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«Mi metterei a piangere». Si scusa, il giorno dopo, con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, il cantante Antonello Venditti. «Non sono un mostro», dice, «sta montando una polemica stupida per chi mi conosce». È quella che lo ha travolto, la polemica, subito dopo un concerto a Barletta, in Puglia. Domenica scorsa, nel fossato del Castello della città: lui, Venditti, è sul palco. Tra una canzone e l’altra parla col pubblico ma, a un certo punto, sente come dei mugugni che gli arrivano dalla platea. È una ragazza che sta parlando e l’artista si sente immediatamente infastidito. Le luci rosse, lui in jeans e camicia, reagisce in modo busco. Prima scimmiotta quei versi, poi l’attacca direttamente: «Vieni qua se c’hai il coraggio, stronza di m...».

Qualcuno riprende tutto col telefonino e il video finisce in rete, le parolacce sono oscurate con un bip. Un assistente si avvicina, fa notare a Venditti che la ragazza è disabile e che la sua altro non è che una reazione incontrollata, tra l’altro lei, la giovane, non riesce ad articolare bene le parole: è per questo che non si capisce cosa stia dicendo. Il cantante però è furioso: «Non esistono ragazzi speciali», dice, ancora, «anche i ragazzi speciali devono imparare l’educazione». Ed è qui che lo sdegno coinvolge prima i famigliari della ragazza e poi il web. Commenti. Post. Accuse. «Ho sbagliato», ammette, adesso, il cantautore romano, davanti al cellulare in primo piano, senza occhiali, «ho sbagliato perché non mi sono accorto di questa ragazza.

Pensavo che fosse una semplice contestazione politica alla quale sono abituato, quindi ho risposto in maniera molto violenta a questa ragazza della quale sono venuto a conoscenza. Il padre è fantastico, la famiglia è fantastica. Mi devo scusare, ma più delle scuse non posso fare. Non me la sento». «Il mio concerto è molto complicato», aggiunge Venditti, «dico delle cose molto forti e quindi reagisco a qualcosa che, nel buio, tra 5mila persone, uno può non rendersi conto. Ho fatto ammenda subito, dopo il concerto. I genitori hanno avuto i miei pass e tutto. Sono sconvolto, onestamente, perché oltre gli attacchi politici che mi vengono da tutte le parti, arrivano anche attacchi che non mi merito. Tutti sanno quanto voglio bene ai ragazzi speciali, lo possono testimoniare tutti quelli che vengono ai miei concerti».

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