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È morto Glauco Mauri: pochi giorni fa la drammatica rinuncia al Vascello di Roma

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Lutto nel mondo dello spettacolo e dell'arte. È morto l’attore Glauco Mauri, straordinario volto e interprete del teatro italiano. Settanta anni di palcoscenici. Nato a pesaro nel 1930, il primo ottobre avrebbe compiuto 94 anni. Colto da malore alcuni giorni fa, aveva rinunciato ad andare in scena con "De Profundis", al Vascello di Roma. Una carriera lunghissima, una vita dedicata all’arte. Il primo ruolo da protagonista a quindici anni, con una compagnia amatoriale della sua città.

Nel 1949 l’ingresso all’Accademia di Arte Drammatica di Roma diretta da Silvio D’Amico, tra i suoi insegnanti Orazio Costa, Wanda Capodaglio, Sergio Tofano, Mario Pelosini. Ha debuttato da professionista nel 1953 nel Macbeth di Shakespeare diretto da Orazio Costa. Nello stesso anno è stato Sir Tobia ne La dodicesima Notte di Shakespeare con la regia di Renato Castellani, e, diretto da Andrè Barsaq, ha ottenuto un grande successo personale nel ruolo di Smerdjakov ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij, del cast fanno parte Memo Benassi, Lilla Brignone, Gianni Santuccio ed Enrico Maria Salerno.

Nel 1981 Glauco Mauri con Roberto Sturno ha fondato la Compagnia Glauco Mauri, divenuta poi Compagnia Mauri Sturno; Il signor Puntila e il suo servo Matti di Bertolt Brecht, da loro interpretato, con la regia di Egisto Marcucci, è il primo spettacolo prodotto. In 40 anni di ininterrotta attività la Compagnia ha portato sulle scene alcuni degli spettacoli di maggior successo del teatro italiano, premiati numerose volte con il "Biglietto d’oro Agis", e molteplici sono stati i premi assegnati a Glauco Mauri e Roberto Sturno per i loro meriti artistici. Fra le sue oltre 40 produzioni Re Lear e La Tempesta di Shakespeare, Edipo Re - Edipo a Colono di Sofocle, Faust di Goethe, Delitto e castigo e L’idiota di Dostoevskij, Enrico IV e Tutto per bene di Pirandello, Il Bugiardo di Goldoni, Don Giovanni di Molière, Il rinoceronte di Ionesco, Philoktet di Heiner Muller, Una vita nel Teatro di David Mamet e I quaderni di conversazione di Ludwig van Beethoven, scritto, interpretato e diretto da Glauco Mauri

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