Tom Cruise sta vivendo il miglior momento della sua vita professionale. L’ultimo film dell’iconica saga “Mission Impossible” è stato un successo a livello mondiale. Merito soprattutto della fama di Cruise, che a 62 anni è all’apice del successo. La decisione dell’Academy di assegnargli un Oscar alla carriera è la naturale conseguenza di questo momento d’oro. Il prestigioso premio gli verrà consegnato il 16 novembre, in occasione dei Governors Awards presso la Ray Dolby Ballroom dell’Ovation Hollywood. Si tratta della sua prima statuetta, dopo essere stato candidato in quattro occasioni per “Nato il 4 luglio”, “Jerry Maguire”, “Magnolia” e “Top Gun: Maverick”.
L’Academy ha scelto di premiare lo «straordinario impegno» di Cruise verso «la comunità cinematografica, l’esperienza teatrale e il mondo degli stunt» e lo ha definito «uno degli attori di maggior successo commerciale di tutti i tempi». A rendere Cruise così famoso e riconoscibile è proprio il fatto che esegua personalmente le scene più pericolose. Insomma, è lo stuntman di se stesso e questa cosa fa impazzire il pubblico. I video dei suoi stunt più pericolosi sono diventati un format apprezzato tanto quanto i film. Addirittura è entrato nel libro dei record mondiali per essersi lanciato la bellezza di 16 volte con un paracadute in fiamme, sempre all’interno di “Mission Impossible”.
RISCATTO
Questa statuetta per Cruise rappresenta anche un grande riscatto personale, vent’anni dopo un episodio che sembrava destinato a compromettere per sempre la sua carriera. Era il 23 maggio 2005 quando Tom, ospite di Oprah Winfrey, davanti all’America intera saltò sul divano su cui era seduto, si mostrò in un bizzarro stato di euforia per il fidanzamento di Katie Holmes e in generale sopra le righe per tutta la durata dell’intervista. Quell’episodio contribuì ad alimentare le voci sui suoi problemi psicologici, che avevano iniziato a circolare dopo il coinvolgimento con la chiesa di Scientology. Il danno d’immagine fu grande, gli incassi dei suoi film calarono in maniera significativa e molti lo diedere per finito, dopo essere stato sulla cresta dell’onda fin dagli anni ’80.
E invece Cruise è tornato più forte che mai, con questa sua aria da superuomo e l’adrenalinica ricerca del pericolo sul set. L’Academy lo ha addirittura definito un «individuo leggendario», che ha sempre mostrato un «profondo impegno per il suo mestiere, compresa l’esecuzione di tutte le sue acrobazie». Inoltre Janet Yang, presidente dell’Academy, ci ha tenuto a sottolineare l’impegno di Cruise: «Non solo è uno degli attori più riconosciuti e di maggior incasso di tutti i tempi, ma è anche stato un sostenitore impegnato dell’esperienza teatrale e ha contribuito a far passare l’industria in un momento difficile durante la pandemia di Covid».
