Le sue interviste, le esibizioni, le canzoni, il ritratto nelle parole di amici, famigliari e collaboratori, fino a colleghi venuti dopo, che l'hanno sempre considerato una fonte d'ispirazione, da Brunori Sas a Lucio Corsi, da Sergio Cammariere a Giordana Angi. Sono fra i tratti di Rino Gaetano Sempre più blu, il documentario di Giorgio Verdelli dedicato al cantautore diventato l’icona ironica, profonda e irriverente per più di una generazione, che dopo il debutto alla Festa del cinema di Roma arriva in sala con un’uscita evento il 24, 25 e 26 novembre distribuito da Medusa.
Il film non fiction realizzato da Sudovest Produzioni e Indigo Film in collaborazione con Rai Documentari arriva a 50 anni dall'uscita di Ma Il cielo è sempre più blu, uno dei brani simbolo del musicista calabrese, morto a soli 30 anni nel 1981, in seguito a un incidente stradale. Intanto spunta un inedito.
E io ci sto, contenuta nell’omonimo album uscito 45 anni fa, è uno dei brani più rappresentativi di Rino Gaetano. Grazie al regista Nicolò Bassetto, il brano rivive con un videoclip nato da un manoscritto ritrovato del cantautore, che immaginava di dare vita alla canzone con scene girate tra le strade di Roma e il tramonto di Capri. Bassetto riprende quell’intuizione mai realizzata e la trasforma in un film, disponibile sulle piattaforme digitali domani.




