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La Nannini si dà al Sangiovese

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"Ma occhio all'abuso"

Albina Perri
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Bello e possibile, coltivar vigneti. La passione per il vino della rocker senese Gianna Nannini è cresciuta al punto da diventare una vera e propria attività: ora è produttrice di vini Igt. In questa veste, Nannini ha debuttato all'università di Siena nell'ambito di Vino e giovani, l'iniziativa rivolta ai giovani tra i 18 e i 30 anni che mira ad un consumo consapevole del vino. La cantante ha presentato i suoi vini, tutti Igt toscani a base di Sangiovese, che nascono nell' azienda di famiglia, la Certosa di Belriguardo. La fattoria è un ex monastero a sette chilometri da Siena. I vini più importanti della Nannini si chiamano «Chiostro di Venere» e «Rosso di clausura», «ma il mio preferito è Baccano, un vino allegro, come le giornate che da bambina passavo tra le vigne». «In giro per il mondo trovo tanta birra e tanti superalcolici. E nonostante i successi dei concerti, per una che l'uva l'ha pestata e che ha dormito dentro le botti, la mancanza del vino è una assenza pesante. Il mio obiettivo? fare un vino che abbia un gusto che lo riporti vicino alla gente».

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