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Bonolis non ci sta:

"Delegittimate il Festival"

Dario Mazzocchi
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E' il giorno della controffensiva di Paolo Bonolis. Se negli ultimi giorni è stato al centro di feroci polemiche per il suo ingaggio a Sanremo (1 milione di euro) e per le spese che la Rai dovrà sostenere per i compensi agli ospiti della kermesse musicale, oggi il conduttore ha rialzato la testa e ha sparato ad altezza uomo contro quelli che hanno manifestato “la volontà di delegittimare quello che può essere, e altro non è, che un'occasione di serenità, disimpegno, meraviglia per molti”. La carica è andata in onda su Radio Due durante la trasmissione “Due di tutto”. Un clima che “si crea sempre” prima del festival, ma quest'anno ci sono andati giù pesante perché l'atmosfera di tutti i giorni è segnata dalla crisi economica. “Se avessi fatto qualcosa che non quadrava non lo avrei fatto”, ha detto Bonolis. E la somma del suo ingaggio “è un'offerta che mi è stata fatta e ho accettato. Sono 8 mesi di lavoro ed è impegnativo in un mercato, quello televisivo, che per 8 mesi se vuole fare qualcosa in un certo modo ha una determinata tariffa”. Bonolis non ci sta a diventare capro espiatorio per la classe dirigente. “L'importare è la gestione delle problematiche”, ma “invece di risolverle facciamo pensare che siano altre cose e a quelle cui veramente bisognerebbe mettere mano non ci pensa nessuno”. C'è una “enorme fronda di persone che cercano di delegittimare tutto, di gettare ombre su ogni cosa. Ti fanno vincere la cultura del sospetto, dell'intrigo. Sembra non ci sia più niente di bello e meraviglioso al mondo”. Lui, Paolo, è semplicemente “una persona che cerca di sorridere”, circondata però da quei tanti che provano a fare il contrario.

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