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Otto e mezzo, Rosi Braidotti: "Meloni come Putin, propaganda assassina"

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"Propaganda assassina". La professoressa italiana Rosi Braidotti così definisce il comizio di Giorgia Meloni in trasferta a Marbella, in Spagna, per un appuntamento elettorale degli alleati iberici di Vox. In collegamento con La7 a Otto e mezzo, ospite di Lilli Gruber, la Braidotti ascolta visibilmente inorridita le parole d'ordine della Meloni davanti al pubblico di destra che la applaude a scena aperta: "O si dice sì o si dice no. Sì alla famiglia naturale, no alle lobby LGBT, sì alla identità sessuale no alla cultura gender, sì alla cultura della vita no all'abisso della morte, sì all'universalità della Croce no alla violenza islamista, sì ai confini sicuri no all'immigrazione di massa, sì al lavoro della nostra gente, no alla grande finanza internazionale. Viva l'Europa dei patrioti". 

"Propaganda assassina, Meloni come Putin": guarda il video di Rosi Braidotti a Otto e mezzo

La Braidotti scuote il capo, poi commenta: "Ho paura cara Lilli, questo tono riconfortato dalla vittoria elettorale, una furia scatenata contro i presunti nemici dei sacri valori Dio Patria e Famiglia. Linguaggio violento contro omosessuali, donne non madri, migranti".

"Allo stesso tempo - aggiunge la filosofa - mi rassicura perché capisco chi è veramente la Meloni. Mi sembra che ricalca la rabbia micidiale di Putin, Kirill e Dugin, che rivendicano anche loro quei valori ma esclusivamente russi e in contrapposizione con l'Occidente decadente. Ed è per questo che vogliono distruggerci". Quindi la conclusione, che lascia la Gruber e Alessandro Giuli sgomenti: "Discorsi ideologicamente diversi si ricongiungono su violenza, misoginia, omofobia, una propaganda di stampo assolutamente assassino che mi fa molta paura e molta tristezza. Se questo è il programma io resto all'estero, grazie".

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