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Di Martedì, scontro Sallusti-Speranza: "Menzogne", "Mi lasci finire!"

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Scontro durissimo a Di Martedì tra il direttore di Libero, Alessandro Sallusti e l'ex ministro alla Sanità, Roberto Speranza. Sallusti va subito dritto al punto nel momento in cui l'asse Conte-Speranza, principali esponenti del disastroso governo giallorosso, hanno dato lezioni di coerenza alla Meloni. Di fatto Conte ha attaccato il governo e il premier affermando che la Meloni non avrebbe rispettato le promesse fatte in campagna elettorale.

 

Balle colossali dato che l'esecutivo con la legge di Bilancio ha dato risposte concrete sul caro-bollette a milioni di italiani. E così Sallusti, prima sistema Conte: "Ha la faccia come il culo. Uno che è stato prima con la Lega al governo, poi col Pd, viene qui a dare lezioni di coerenza?". Ma non finisce qui. Poi il mirino si sposta su Speranza che sbraita accusando il governo di aver combinato disastri sulle accise per la benzina. Sallusti fulmina subito l'ex ministro: "Le dico una cosa, l'ultimo partito che ha aumentato le accise sulla benzina è stato il suo, il Pd col governo Renzi". A questo punto Speranza comincia a innervosirsi e chiede l'aiuto di Floris: "Queste sono menzogne, io sono stato in silenzio sugli attacchi ricevuto sulla gestione della pandemia ma davanti a questa menzogna non posso tacere".


Floris interviene ma Sallusti incalza Speranza: "Mi lasci finire, le ricordo ancora una volta che il suo partito ha aumentato le accise se lo ricordi". Insomma Speranza ha tentato una debolissima difesa, ma davanti all'evidenza dei fatti ha dovuto tacere.

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