Rai Sport, partenza a razzo per il Giro d'Italia: ascolti, una sentenza
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE ("Rai Sport)
Nonostante il mondo dello sport - soprattutto alcuni ambiti più di altri - nell’immaginario collettivo venga associato alle regole del business più crude, a pressanti condizionamenti di tipo lobbistico, alla commistione fra agonismo e vicende politiche nazionali e internazionali, certe discipline non conoscono battute d’arresto in termini di audience e reputazione.
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Tra questi spicca sicuramente il ciclismo, che forse piu di altre discipline si identifica con una certa identità italiana, anche perché foriero di eroi positivi le cui imprese, spesso leggendarie, sono ben sedimentate nella memoria di tutti.
Ennesima conferma arriva dalla puntata di esordio del Giro edizione 2024 andata in onda nel pomeriggio di sabato e che ha raggiunto addirittura il 20 per cento di share in coincidenza con la volata finale. Il taglio del traguardo ad opera dell’ecuadoriano Jhonatan Narvaez ha anche registrato un significativo picco del pubblico under 15segnala OmnicomMediaGroup- soprattutto grazie a una fruizione massiccia dell’evento sui device. Questo è - a detta degli esperti - uno dei grandi meriti degli eventi sportivi: obbligare i “nativi digitali” a un consumo più corale degli avvenimenti. Riportarli, seppure per poche ore, a misurarsi con qualcosa di reale: la fatica, il sudore, la sconfitta, la vittoria.
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