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Di Martedì, Magliaro e il caso Toti: "Sentenze? Mi rifiuto di entrare in questo lerciume"

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Il caso Toti tiene banco ormai da parecchi giorni. Ma le indagini vengono svolte anche nei talk show e sui giornaloni. Commenti, indiscrezioni e soprattutto sentenze vengono emesse quotidianamente su un governatore che di fatto al momento è solo indagato. Ma a pochi giorni dal voto per le Europee la sinistra usa anche la vicenda giudiziaria di Toti per la campagna elettorale. C'è una richiesta pressante di dimissioni, ma anche la voglia di inchiodare Toti senza attendere l'eventuale processo.

E così a DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris, parte il coro dei giustizialisti. In prima fila Alessandro Di Battista che definisce quanto accaduto in Liguria una "pezzentopoli". Elly Schlein chiede le dimissioni immediate del governatore e altri ospiti vicini al campo progressista fanno da traino alla sentenza mediatica di colpevolezza inflitta a Toti.

E così Massimo Magliaro, presidente della Fondazione Almirante, non ci sta a questo gioco al massacro. E con parole fin troppo chiare si tira fuori dal gioco del tiro al piccione. E lo fa a modo suo con parole dirette che risuonano in uno studio assetato di giustizialismo: "Commento le sentenze, mi rifiuto di entrare in questo lerciume. Commenterò le sentenze quando ci saranno, mi rifiuto di entrare in questo lerciume, va bene?". Una presa di poszione che ha ammutolito lo studio di Floris in pochi secondi. 

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