Cerca
Cerca
+

Livorno, troupe Mediaset picchiata dai pusher. Delirio della sinistra: "Va rispettata la loro privacy"

  • a
  • a
  • a

Le aggressioni alle troupe televisive che fanno semplicemente il proprio lavoro è, di per sé, già qualcosa che debba destare scandalo. A lasciare senza parole ancor di più, però, è il fatto che un membro delle istituzioni possa schierarsi al fianco degli aggressori e non degli aggrediti. Questo è quanto è successo a Livorno, dove sabato scorso una troupe Mediaset, unitamente al consigliere di Fratelli d’Italia, Alessandro Perini, è stata aggredita da alcuni pusher in Piazza Garibaldi. I presenti sarebbero stati oggetto di offese e minacce, oltre che del lancio di alcune bottiglie di vetro. A quel punto, il servizio che stavano confezionando i giornalisti è stato interrotto ed il diritto di cronaca è stato leso.

Fatto da condannare senza se e senza ma, giusto? E invece pare di no, perché al Consiglio comunale di Livorno Aurora Trotta, consigliera della maggioranza di centrosinistra, già esponente di Potere al popolo, se n’è uscita così: “Non ci si permetta di ledere la privacy dei cittadini. Poco importa che siano davvero spacciatori o meno. Ci vorrebbe meno fastidio razzista e stizza borghese nei confronti degli immigrati”. Il senatore Marco Lisei, commissario di Fratelli d’Italia nella provincia di Livorno, sdegnato scrive in una nota: “I cittadini sono ostaggio della criminalità nelle città del Pd, che sono le più pericolose in Italia.

 

 

L’eredità che la sinistra ci ha lasciato è disastrosa, ma la sicurezza per noi è una priorità e proseguiamo il lavoro per risolvere anche questo grave problema, così come abbiamo fatto con l’immigrazione clandestina”. Tre persone, un brindisino di 32 anni, una livornese e un senegalese di 30, sono stati denunciati in concorso dalla polizia di Livorno per violenza privata, minacce e getto pericoloso di cose. Il video della Trotta, intanto, è diventato virale su TikTok ed è pazzesco che una persona che rappresenta le istituzioni si schieri al fianco dei pusher e non di persone aggredite nello svolgimento del proprio dovere.

 

 

Dai blog