Cerca
Cerca
+

Venezia: l'Italia di Ferrario chiama e quella di Salvatores risponde (5)

  • a
  • a
  • a

(Adnkronos) - "Uno nello spazio, uno isolato in mezzo all'oceano e una persona chiusa sotto le coperte, volendo questa è già regia ma è vero che alcune delle cose che ci sono in questo film non avrei mai potuto metterle in un film di finzione: o sarebbero venute male perchè un certo tipo di verità non la raggiungi, neppure con il più bravo attore o il più bravo regista, oppure sarebbero risultate un po' finte, un po' ricattatorie. Invece in questa maniera ti puoi permettere anche delle cose che magari ti toccano ma, spero, senza scadere nella ricerca dell'emozione fine a se stessa". Fra i tantissimi personaggi, o meglio le tantissime persone che scivolano sullo schermo, Salvatores predilige, per l'emozione che gli da, "il ragazzo sulla nave portacointainer che, nel film non c'è ma noi lo sapevamo, stava facendo lo stesso viaggio che avevano fatto i genitori quando cercavano lavoro in America. Anche lui stava andando li dicendo 'speriamo che ci sia un futuro'. Ecco questa persona che viaggia una specie di astronave, fra l'altro una nave commerciale che porta delle merci, mi ha colpito particolarmente". (segue)

Dai blog