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Mostra Venezia: il Leone d'Oro Friedkin, ricordiamoci che l'arte e' un martello (2)

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(Adnkronos) - A chi gli chiede cosa pensi delle affermazioni di Spielberg sull'implosione degli Studios hollywoodiani, Friedkin risponde: "Non e' un problema. Forse e' un problema per gli Studios. Ma tutto implode. Oggi gli Studios si occupano soprattutto di distribuzione e per il resto sono un po' come un Casino', fanno girare tanti soldi ma con i soldi che loro spendono per un titolo si potrebbero fare mille film". Poi sottolinea che a suo avviso le cose migliori negli ultimi anni sono arrivate dalla tv via cavo in Usa e non dal cinema: "I Soprano, Homeland, 24 sono meglio di tanti film degli Studios". Il regista -che ha dribblato i flash e le telecamere al suo arrivo al Palazzo del Casino' per poi scherzare entrando all'incontro con la stampa ("Buonasera, sono George Clooney)- ammette di andare poco al cinema: "Preferisco rivedere i blu ray il cinema del passato, da '8 e mezzo' ai film di Antonioni, soprattutto 'Blow Up', da 'Dancin' in the rain' a 'Dabolik', ai film di cinematografie di tutto il mondo". Del nuovo cinema italiano dice di aver apprezzato 'Il Divo' di Sorrentino e 'Gomorra' di Garrone. "Ma in America i vostri film normalmente non arrivano, li vedo nei cinema di Roma e Firenze quando vengo in Italia. Un tempo non era cosi': tutti guardavano al cinema italiano". Ai giovani filmaker consiglia "di abbandonare subito le scuole di cinema, comprare una telecamera digitale e iniziare a fare i loro film". "Il cinema si impare facendo film e guardandoli, non a scuola. Ma oggi e' piu' facile che ai miei tempi. Con pochi soldi puoi avere la tua camera digitale: un tempo ci voleva un'attrezzatura enorme, molte persone e molti soldi". Infine le tre grandi lezioni che dice di aver imparato facendo cinema: "L'importanza della collaborazione, l'essere aperto alle idee degli altri e l'essere onesti con se stessi".

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