Enel, l'Energy Tour fa tappa a Pescara
Pescara, 29 lug. (AdnKronos) - Nuova energia sprigionata dall'Enel Energy Tour che ha fatto tappa a Pescara nella splendida cornice della Nave di Cascella. Dalle 18 si sono esibiti vari artisti che hanno intrattenuto e fatto ballare il numeroso pubblico. Sul palco realizzato con materiali completamente sostenibili, legno e acciaio, illuminato da luce a led a basso impatto ambientale ha aperto le danze Dj Slim. Con il suo “rare groove” di musica molto ricercata, il dj abruzzese, ha alternato 45 giri mentre la gente tornava dalla spiaggia o faceva aperitivo sul lungomare. La serata si è ufficialmente aperta alle 21 con il talentuoso Ainè che ha presentato anche le canzoni tratte dal nuovo disco “Niente di me”. Il suo talento è stato opzionato da un contratto appena stipulato con la major Universal Music Italia. Poi è stata la volta di Emma Morton and The Graces con la loro miscela creativa del roots-rock, Scottish folk al blue eyed soul e jazz. La cantante scozzese sta vivendo una rinascita sancita dal nuovo album “Why fall” e questo lo deve soprattutto all'Italia e alla tranquillità ritrovata a Lucca, città nella quale si è trasferita vari anni fa. Il culmine dello spettacolo alle 23 con Raphael Gualazzi che ha suonato per un ora e 30 riempiendo la spiaggia davanti al palco e coinvolgendo con le note del suo piano un pubblico eterogeneo e divertito. Raggiunto quindi l'obiettivo dell' Enel Energia Tour: raccontare il territorio attraverso la musica, attivando momenti di socializzazione e di vicinanza tra le persone nell'ambito di un contesto culturale stimolante. Enel Energia Tour un Festival a basso impatto ambientale quello che sta andando in scena in giro per le piazze italiane. Anche gli artisti presenti hanno sposato in pieno questa filosofia: “E' bellissimo – ha detto Emma Morton and The Graces - perché il palco è dello stesso colore della sabbia e si integra naturalmente. Anche il flow di energia è molto naturale ed è ciò che noi ricercavamo perché veniamo dalla campagna e ci piace la semplicità ”. Un palco ricercato fatto con materiali sostenibili o completamente riciclabili e con luci a led a basso impatto ambientale.“Ho da subito partecipato volentieri a questa iniziativa -ha sottolineato Ainè- perché cerco di vivere una vita a risparmio energetico, anche spinto dalla mia fidanzata che mi bacchetta appena sbaglio, se tutti iniziassimo a fregarcene saremmo perduti”. Uno spazio concepito “around” che si apre alla condivisione per essere il meno impattante possibile e che possa essere riciclato e riutilizzato successivamente raccontando la grande attenzione di Enel verso i temi legati all'ambiente. Oltre questo c'è anche l'attenzione al territorio coinvolgendo realtà a kilometro zero come l'Indi Rocket Festival e il Dj abruzzese Slim che ha dichiarato: “Io cerco di fare il mio, vado a recuperare roba vintage. Tutto ciò che è vintage mi appassiona a prescindere che sia musica, abbigliamento o design. Quindi palco assolutamente top”. Insomma una rassegna a risparmio energetico, ma non sul palco e in platea dove l'energia sprigionata dagli artisti e dal pubblico è stata inversamente proporzionale a quella risparmiata. “Questa bellissima serata per Enel Energia Tour “ha sottolineato Raphael Gualazzi" è stata l'occasione per divertirsi e per condividere tanta bella musica insieme, trasmettendo tanta energia al pubblico che ci ha ascoltato”. Dopo la pausa di Agosto l'Enel Energia tour riprenderà da Genova (15 settembre) con 12 pianoforti che si esibiranno all'unisono “Piano twelve” coinvolgendo realtà del territorio estremamente interessanti come il conservatorio Paganini che proporrà una serie di ensemble provenienti dal grande serbatoio di nuove leve. Si proseguirà a Bologna (22 settembre) con Igudesman&Joo e la collaborazione con il Kilowatt festival per poi terminare a Palermo capitale della Cultura Italiana 2018. Gli ospiti d'eccezione saranno Giorgio Poi e i Cosmo in una delle piazze più belle e interessanti della città, Piazza Maggiore, che ospita anche Manifesta una biennale di arte nomade. “Il trade d'union del tour è la musica e l'energia -ha sottolineato Nicola Giuliani direttore artistico dell'evento-. Si è cercato di proporre uno spettro ampio di musica perché la musica è tanta e diversa. Il comune denominatore è rappresentato dalla qualità, gli artisti sono stati scelti per le loro capacità e per il fatto di essere riusciti nel tempo attraverso la loro musica ad attivare delle energie positive. Quindi uscendo dai generi abbiamo testimoniato un'apertura mentale cercando di coinvolgere fasce di pubblico totalmente differenti”.