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Addio alla diva Valentina Cortese

Cinema

AdnKronos
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Roma, 10 lug. (AdnKronos) - Addio a Valentina Cortese. L'attrice è scomparsa a Milano all'età di 96 anni. Originaria di Stresa, insieme ad Alida Valli e Anna Magnani è stata una delle attrici di punta del cinema italiano degli anni Quaranta. Il suo primo film fu "L'orizzonte dipinto" del 1940, mentre il suo primo ruolo importante fu quello di Lisabetta nel film "La cena delle beffe" del 1942 di Alessandro Blasetti. La Cortese è diventata una vera e propria diva dopo aver recitato nei film "La regina di Navarra" del 1942, "Orizzonte di sangue" del 1943 e "Quartetto pazzo" del 1945. Nel 1948 ha partecipato al film "I miserabili" nel quale compare anche un giovane Marcello Mastroianni con cui ha lavora anche in "Lulù" del 1953. Ma la Cortese non ha lavorato solo per il cinema italiano. Nel 1948 è stata sotto contratto con la 20th Century Fox lavorando con James Stewart e Spencer Tracy in "Malesia" nel 1949. Sempre nel 1949 è stata diretta da Jules Dassin in "I corsari della strada" del 1949. Ha lavorato nel film "La contessa scalza" del 1954, accanto ad Ava Gardner, Humphrey Bogart e Rossano Brazzi. Nel 1955 ha vinto il Nastro d'argento come migliore attrice non protagonista per il film "Le amiche" con la regia di Michelangelo Antonioni. La Cortese è stata impegnata anche in Spagna dove ha lavorato con Luis García Berlanga in "Calabuig" del 1957. L'attrice milanese è tornata alla ribalta in Italia con il film "Barabba" del 1961, diretto da Richard Fleischer interpretato accanto ad Anthony Quinn, Silvana Mangano, Vittorio Gassman ed Ernest Borgnine. Nel 1964 è stata diretta anche da Federico Fellini in "Giulietta degli spiriti" e nello stesso anno duetta con Ingrid Bergman in "La vendetta della signora". E' stata richiamata negli Stati Uniti dopo vari anni insieme a Rossella Falk, per interpretare il ruolo di una sofisticata contessa italiana nel film "Quando muore una stella" (1968) di Robert Aldrich, accanto ai protagonisti Kim Novak e Peter Finch. Di particolare rilievo, nella carriera della Cortese, è stato il legame con Giorgio Strehler e con il Piccolo teatro di Milano, con cui ha collaborato a lungo. La Cortese è stata diretta anche da François Truffaut in "Effetto notte", premiato con l'Oscar al miglior film straniero, con cui ha ottenuto una nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista. L'attrice ha stretto un lungo sodalizio con Franco Zeffirelli prendendo parte al film "Fratello sole, sorella luna" del 1971, allo sceneggiato televisivo "Gesù di Nazareth" del 1976, dove ha vestito i panni di Erodiade, e al film "Storia di una capinera". Il suo ultimo film americano, girato nel 1980, è stato "Ormai non c'è più scampo", dove ha recitato accanto a William Holden, Jacqueline Bisset e Paul Newman. Nel 1987 ha partecipato al film di Carlo Vanzina "Via Montenapoleone" interpretando la parte di una madre dell'alta borghesia incapace di accettare l'omosessualità del figlio. Nel 1988 ha preso parte a "Le avventure del barone di Munchausen" di Terry Gilliam in cui ha interpretato il doppio ruolo di Daisy/Regina della Luna al fianco di Robin Williams.

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