
Lirica: Conte (Libersind), in forse 'Lago dei cigni' domani a Opera Roma

Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "La decisione del sindaco Marino è assurda e molto scorretta perché viola il protocollo di intesa sottoscritto il 25 novembre scorso, che garantiva la non entrata del Teatro dell'Opera di Roma nella legge Bray, quel tritacarne che taglia gli integrativi e mette in mobilità circa 120 persone rispetto all'organico della Fondazione". Lo afferma all'Adnkronos Roberto Conte della segreteria nazionale di Libersind-Confsal, la sigla sindacale che insieme con la Slc-Cgil e la Fials-Cisal ha sottoscritto il protocollo con il Comune, a proposito delle dichiarazioni di oggi del sindaco Marino relative all'importanza della nomina del nuovo Cda dell'Opera, per potere prendere decisioni entro Natale, come prevede la legge Bray, per accedere al fondo di 25 milioni di euro che per il Costanzi Roma "significa 5 milioni di euro". Conte annuncia "che quasi sicuramente domani sera sciopereremo facendo saltare la prima del balletto 'Il Lago dei Cigni' e stiamo seriamente pensando all'occupazione del teatro bloccando tutte le produzioni". "Intanto -aggiunge Conte, al momento impegnato con i lavoratori del Teatro dell'Opera in una manifestazione in Campidoglio- trapela sempre più insistentemente la nomina di Carlo Fuortes a sovrintendente della Fondazione. Siamo curiosi di sapere -sottolinea- come sbloccheranno la questione del doppio incarico, visto che lui è amministratore delegato di Musica per Roma". Sul fatto che l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Flavia Barca, abbia convocato tutti i sindacti dell'Opera di Roma il 10 gennaio per un tavolo tecnico, Conte taglia corto: "I giochi sono fatti, i buoi sono scappati dalle stalle. Se Marino comunica che siamo entrati nella legge Bray, che ci convoca a fare la Barca? Mi sembra veramente fuori tempo e fuori luogo", conclude il sindacalista.
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