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Sci Alpino. Al via la Coppa del Mondo. De Aliprandini: siamo pronti.

Giovanni Ruggiero
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Ultimo fine settimana di Ottobre: si cambia la posizione delle lancette dell'orologio, i “fruttini” di marzapane riempiono le vetrine, l'aria autunnale ha definitivamente inglobato gli ultimi scampoli d'estate. In questo contesto, puntuale, riparte la Coppa del Mondo di sci alpino, la caccia al trofeo di cristallo. Tutti pronti a Soelden, il sapore dolce della tradizione che di anno in anno si rinnova e quasi accompagna verso il freddo inverno, con la delicatezza ora piacevole ora commovente che solo un fiocco di neve può esprimere. Gli azzurri fremono, Innerhofer, Paris, Gross, Razzoli riprendono con slancio. I primi però a presentarsi al cancelletto sono loro, i gigantisti: Nani, Moelgg, Eisath, Borsotti. E poi lui, Luca De Aliprandini, il ragazzo che dopo le prestazioni nell'anno olimpico è rimasto ai box per una stagione causa infortunio. “Sto bene, finalmente posso tornare a gareggiare, mi mancava tanto. Il ginocchio ha recuperato la piena funzionalità e io, sia durante il periodo riabilitativo che in quello di preparazione estiva, ho lavorato molto dal punto di vista atletico per presentarmi al meglio”. Il fatto che le prime parole siano riservate alla competizione ben spiega lo stato d'animo di un agonista che guarda a Soelden con un misto di sollievo e desiderio, ma che allo stesso tempo si impone cautela. “Mi mancano giorni sugli sci, ne sono consapevole, però non mi fascio la testa. L'esordio sarà soprattutto un allenamento. A Dicembre invece sarà importante aver ripreso certi automatismi, dal momento che per noi gigantisti è il mese più denso e significativo.” La squadra azzurra ha iniziato l'avvicinamento alle gare a metà Luglio a Zermatt, per poi proseguire  in Argentina e nel capannone indoor di Vilnius in Lituania, prima delle rifiniture tra Hintertux e Pitztal. I compagni-rivali sorridono e si divertono, perché prevalgono stimoli e unione d'intenti, che in allenamento diventano sostegno e miglioramento continuo. “Siamo uniti, in fondo c'è amicizia anche se pratichiamo uno sport individuale. Io venivo da un infortunio e ho percepito questo aiutarsi l'un con l'altro che permette insieme alla sana rivalità di lavorare bene e spingerci a vicenda.” Inutile nascondersi, “credo che ognuno potrà togliersi delle soddisfazioni”. Gli appuntamenti più sentiti sono quelli italiani e non solo per il calore degli amici e dei tifosi. Le piste di casa hanno caratteristiche e fascino unici. Le difficoltà, la bellezza e la spettacolarità delle nostre montagne conferiscono valore riconosciuto, pertanto desiderato. “Amo l'Alta Badia, spero davvero di riuscire a ottenere un buon risultato. L'ho sempre amata. Poi ci saranno amici, parenti e tifosi, siamo in Italia, è la tappa cui sono più legato.” Proprio sul tracciato altoatesino esordirà in Coppa del Mondo il parallelo di gigante, disciplina in cui i migliori 32 del precedente slalom gigante tradizionale si confronteranno in una serie di eliminazioni dirette a coppia. “Mi piace tanto il confronto spalla a spalla con l'avversario, l'aver sempre sottocchio chi ti scia a fianco. La partenza e lo stile sono diversi, ma la chiave è rimanere concentrato per più discese consecutive perché ogni minima incertezza viene pagata.” Cresciuto con Alberto Tomba negli occhi, ora attento osservatore del dominatore austriaco Marcel Hirscher, il 25enne Luca non fa programmi e mira a ciò che più conta. “Voglio divertirmi, voglio tornare ad avere il mio feeling con gli sci. E' una questione di fluidità ma soprattutto di sensazioni e piacere. Mi concentrerò sul gigante ma sarei contento di riuscire a partecipare anche a qualche SuperG, sicuramente prenderò parte a competizioni in Coppa Europa e del circuito Fis.” Lo sci alpino riapre ufficialmente i battenti e per uomini e donne, aspettative o meno, l'imperativo resta comunque il solito “Penserò gara per gara.” Giulia Volponi

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