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Italia, Giampiero Ventura si dimette. O forse no. Il retroscena: due giorni fa stava per mollare

Andrea Tempestini
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L'Apocalisse è servita: Italia fuori dal mondiale dopo non essere riuscita neppure a fare un gol alla Svezia in 180 minuti. E sul banco degli imputati, più di tutti gli altri, c'è il mister, Giampiero Ventura. Il quale, si scopre nel day-after, è stato a un passo dalla dimissioni dopo la partita d'andata. Dimissioni che, puntuali, sono arrivate: a Le Iene ha confermato, lascia la panchina dell'Italia. Scelta doverosa. Forzata. Ineludibile. Peccato che poco dopo l'abbia smentita. Forse, insomma, le dimissioni sono arrivate con qualche giorno di ritardo. Magari, se si fosse dimesso prima del ritorno, per quanto il tempismo sarebbe stato assolutamente irrituale, assurdo, questi mondiali potevano essere salvati. Con un colpo di coda. Con una sola partita decente. Con chi in panchina? Questo non sta a noi dirlo. A rivelare quanto successo è Il Giorno, in un breve retroscena in cui si legge che dopo la sconfitta in Svezia alcuni giocatori dell'Italia, si suppone i senatori, hanno chiesto e ottenuto un confronto molto netto con il Ct: i giocatori chiedevano di giocare con un diverso modulo e di fare scelte diverse sui giocatori. Ventura, da par suo, avrebbe minacciato le dimissioni se da parte dei giocatori non fosse stato compiuto un passo indetro. La crisi è stata risolta grazie all'intervento dei dirigenti della Federazioni, che hanno evitato il passo indietro. Alla luce di questo retroscena, assumono tutt'altro peso le parole di Daniele De Rossi, che alla vigilia del ritorno aveva parlato di "clima teso". Quel "clima teso" che è trasparito in modo piuttosto lampante nel momento in cui mister Ventura gli ha chiesto di entrare in campo nel ritorno a San Siro contro la Svezia.

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