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Ruspa-Juve, dieci su dieci. Cristiano Ronaldo più forte delle accuse: Udinese schiantata, 2-0

Davide Locano
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Dieci su dieci. La Juve completa il percorso netto superando anche l'ostacolo Udinese e lancia la prima fuga stagionale chiudendo nel miglior modo possibile il primo mini ciclo di partite: sono nove in questo momento i punti di vantaggio sul Napoli, impegnato domenica contro il Sassuolo. Anche alla Dacia Arena i bianconeri non hanno fatto sconti. Giocando come una grande, dal punto di vista mentale e tecnico. Dopo aver lasciato sfogare i padroni di casa nel primo scorcio di partita, i campioni d'Italia hanno colpito poco dopo la mezz'ora con un uno-due nel giro di quattro minuti firmato Bentancur-Ronaldo che ha sotterrato le velleità della truppa di Velazquez, nonostante la reazione coraggiosa dei friulani che hanno avuto anche un paio di opportunità di riaprire la partita. In questo momento però la Juve appare di un'altra categoria. Le dieci vittorie su dieci partite tra campionato e coppa stanno lì a dimostrarlo. Leggi anche: CR7 e lo stupro, svolta clamorosa: le mutandine della ragazza... Nel pomeriggio friulano l'uomo più atteso e chiacchierato, ancora una volta, era Cristiano Ronaldo, al termine di una settimana in cui si è parlato di lui più per le vicissitudine extracalcistiche, con la vicenda legata a un presunto caso di violenza sessuale di nove anni fa, che per quelle di campo. E CR7 ha risposto da campione, lanciando un segnale forte e chiaro proveniente dal rettangolo verde, il suo habitat naturale. Il sinistro a incrociare di prima intenzione su assist di Mandzukic ha messo virtualmente in cassaforte la partita e al tempo stesso riportato il pallone al centro delle attenzioni sul portoghese, al quarto centro con la maglia della Juve. Qualche minuto prima, dopo una mezz'ora di trincea pura, era stato Bentancur di testa sul cross al bacio dalla destra di Cancelo a far breccia nel muro eretto da Velazquez, vanificando l'ottimo intervento poco prima di Scuffet sulla botta da due passi di Mandzukic che aveva tenuto l'Udinese momentaneamente a galla. Una volta sotto 2-0 i padroni di casa hanno messo il naso fuori, mostrando una buona organizzazione di gioco e alcune ottime qualità individuali. Sul finire del primo tempo Barak è andato a un passo dal 2-1 con una rasoiata da fuori area che ha scalfito il palo, in avvio di ripresa Lasagna ha mancato il colpo vincente da due passi, con il decisivo salvataggio sulla linea di Alex Sandro. Allegri a quel punto ha inserito in campo Bernardeschi e la sua freschezza atletica, facendo rifiatare un comunque positivo Dybala, sempre nel vivo del gioco nonostante l'assenza nel tabellino dei marcatori. L'ex Fiorentina su invito dell' 'amicò CR7 ha costretto Scuffet a un bell'intervento sul primo palo, un minuto più tardi Manduzkic con un diagonale preciso, forse troppo, ha sfiorato il tris. L'Udinese ha battuto ancora un colpo al 28' con un tentativo da fuori area di Pussetto (Szczesny sempre attento), per poi alzare definitivamente bandiera bianca e cedere campo alla capolista, che non ha infierito un pò per demeriti di Ronaldo (tiro centrale respinto da Scuffet) un pò per sfortuna, con la traversa centrata da Cancelo.

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