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Roma, il suicidio perfetto: il Cagliari (in nove) strappa un clamoroso pari al 95esimo, finisce 2-2

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Davide Locano
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Ennesimo regalo della Roma. La squadra di Di Francesco, avanti 2-0 contro il Cagliari, butta via tre punti praticamente in tasca incassando al 95' il gol del 2-2 di Sau, con i sardi rimasti in nove pochi secondi prima per le espulsioni per proteste di Ceppitelli e Srna. Un pareggio che sa di sconfitta per i giallorossi, capaci di condurre con merito il match per più di un'ora di gioco per poi rovinare quanto fatto negli ultimi dieci minuti di partita, prima con la rete del 2-1 di Ionita e poi con il rete del centravanti sardo che ha fatto esplodere la Sardegna Arena. I capitolini restano così al settimo posto e rischiano di allontanarsi ancora di più dalla zona Champions. Di Francesco, alle prese con l'emergenza delle ultime settimane, recupera almeno Manolas, che occupa il proprio posto al centro della difesa accanto a Fazio. Sugli esterni Florenzi e Kolarov. Davanti largo alla linea verde: Kluivert-Zaniolo-Under compongono il tridente alle spalle dell'unica punta Schick. Dalla parte opposta assenza dell'ultima ora tra i padroni di casa. Pavoletti finisce ko nel riscaldamento, al suo posto tocca a Cerri completare il tandem d'attacco con Farias. La Roma non può prescindere dai tre punti per non rischiare di perdere ulteriore terreno dalla zona Champions, e non a caso gli ospiti partono forte senza perdere tempo. Kolarov crossa basso dalla sinistra, Zaniolo pregusta il tiro e ci prova di prima, ma la sua conclusione a giro finisce a lato. Va decisamente meglio poco prima del quarto d'ora a Cristante, che sul tocco all'indietro di Kluivert ha tempo e spazio per calciare dal limite dell'area e trafiggere Cragno con un rasoterra. I sardi arrancano e tremano ancora al 16' sulla botta di prima intenzione di Under e poco dopo ancora sul bolide di Cristante, che manca il bis di un soffio. In una Roma vogliosa e determinata a ottenere il risultato pieno c'è una voce fuori dal coro. Patrik Schick sembra avulso dal gioco è in un paio di situazioni (soprattutto sul tiro cross di Kolarov) manca la zampata vincente. Ci pensa così il serbo, direttamente su calcio di punizione, a trovare il raddoppio (e il quarto gol in campionato, record personale) con la evidente complicità di Cerri, il cui tocco spiazza l'incolpevole Cragno. Il Cagliari, nonostante l'assenza di due pedine fondamentali come Pavoletti e Barella (squalificato), non demorde. Già prima del 2-0 i sardi avevano creato una potenziale doppia occasione con Cerri e Faragò, murati in area rispettivamente da Fazio e Nzonzi. Sul finire di frazione si mette in mostra anche Olsen, bravissimo a chiudere Farias presentatosi davanti al portiere dopo un pregevole uno due con Cerri. Nella ripresa la Roma torna in campo con la stessa concentrazione e aggressività dei primi 45 minuti. E sono solo gli interventi di Cragno a tenere in partita i sardi, in un duello a distanza con Zaniolo, murato al 7' e al 17'. Anche Nzonzi e Schick in mischia non trovano il varco giusto, mancando il colpo del ko. Il pregio del Cagliari è quello di non demoralizzarsi nonostante il doppio svantaggio e di restare 'dentro' una partita solo virtualmente chiusa. Cerri tuttavia non fa il lavoro di Pavoletti, come dimostra il mancato controllo in area sul tocco corto di Bradaric che avrebbe potuto mandare l'attaccante in porta. I rossoblù però insistono e mettono una certa pressione alla Roma, tanto che Maran si gioca il tutto per tutto buttando nella mischia anche Sau. Contromossa di Di Francesco, che richiama uno stanco Kluivert per il più difensivo Luca Pellegrini. Gli ospiti soffrono e nel finale arriva la meritata rete per i sardi, in gol con un colpo di testa in tuffo di Ionita sulla spizzata di Joao Pedro sugli sviluppi di un calcio d'angolo, che regala un finale thrilling alla Sardegna Arena. Nel finale succede di tutto: Olsen subisce fallo da Faragò, si scatena un parapiglia che porta all'espulsione per proteste di Ceppitelli e Srna. La Roma, forte della doppia superiorità numerica, si rilassa eccessivamente e su un lancio da centrocampo si fa trovare scoperta. Sau ne approfitta e si invola davanti alla porta, trafigge Olsen e firma un 2-2 incredibile. di Alberto Zanello (LaPresse)

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