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Juventus, Zidane al Real fa partire l'effetto domino. Terremoto europeo, il sogno di Agnelli: chi dopo Allegri

Giulio Bucchi
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La notizia che riscrive il 2019 calcistico è stata ufficializzata ieri: via Solari, Zinedine Zidane torna subito al Real Madrid a nove mesi dal suo addio, per la gioia di tifosi e spogliatoio. L' annuncio è stato un fulmine a ciel sereno per l' informazione sportiva, presa alla sprovvista da un' anticipazione di El Chiringuito nel primo pomeriggio di ieri, mentre le voci più credibili volevano il francese prossimo a firmare con la Juve per sostituire Allegri in caso di divorzio. Florentino Perez è riuscito a convincere Zizou promettendogli 16 milioni netti a stagione, il doppio di quanto avrebbe percepito in bianconero (e di quanto prendeva prima), e carta bianca sul mercato stanziando circa 300 milioni. E Zidane, profeta dell' infruttuosa stagione che attendeva i blancos già nel maggio scorso poiché al termine di un ciclo («lascio perché non credo che vinceremo ancora»), ha firmato fino a giugno 2022: «Non potevo dire di no», ha esclamato, «un ritorno di Ronaldo? Non è argomento di questi giorni». Anche se Perez sorride: «Mai dire mai, Madrid è casa sua». Leggi anche: Perez in ginocchio da Zidane. Zizou torna al Real dopo 9 mesi e ha carta bianca Il domino - Spiazzata la Juve, che nutriva fiducia per un suo sbarco a Torino: l' uomo delle tre Champions di fila a Madrid sarebbe stato perfetto per dare il via all' egemonia bianconera in Europa. Ora le carte si rimescolano, con Allegri che da quasi separato in casa potrebbe restare almeno per un altro anno. L' ipotesi addio (direzione Inter?) non è comunque da scartare, visto che al vaglio di Agnelli ci sono i profili di Conte, Klopp e Guardiola: il primo tornerebbe volentieri, ma è sedotto da Suning e dal Psg, che in estate saluterà Tuchel. Il tecnico del Liverpool, invece, solletica le fantasie bianconere, specie se con lui arrivasse Salah, nonostante stia parlando di rinnovo coi Reds. C' è poi il sogno Pep, che ha da poco chiuso ad un suo addio («Se il City non mi licenzia, non me ne vado») ma è intrigato dall' idea di allenare in Italia e un intermediario starebbe già lavorando. L' affare pare (quasi) impossibile, ma il ritorno di Zidane a Madrid insegna che tutto può succedere. Occasioni di mercato - Resta così spiazzato anche Mourinho, che pareva a un passo dalle merengues e ancora a spasso dopo l' esonero dallo United. Per lui sembrerebbe restare solo l' opzione Inter, a cui continua a mandare messaggi d' amore ma a Milano guardano più al nuovo che all' usato sicuro, motivo per cui Allegri e Conte restano favoriti per il dopo Spalletti. La "vuelta" di Zidane al Real è al contempo un campanello d' allarme per i top club europei in termini di concorrenza per i pezzi pregiati del mercato: gli obiettivi portano i nomi di Hazard, Kane e Kanté, oltre ad un tentativo per Neymar. Non sono però i nomi a spaventare quanto i soldi che metterà in campo Florentino. Come difendersi, dunque? Il Real spenderà ingenti somme di denaro ma cederà diversi calciatori: Modric, Kroos e Isco sarebbero occasioni ghiotte per le italiane che vogliono alzare l' asticella e cercare di arginare Zizou nell' apertura di un nuovo, vincente, ciclo madridista. riproduzione riservata. di Filippo M. Capra

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