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Antonio Conte, Biasin: fatta all'Inter. Calciomercato e allenatori, la data chiave per la panchina Juve

Giulio Bucchi
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Sul prossimo allenatore della Juventus hanno tutti medie certezze, solo che quelle di Tizio fanno a pugni con quelle di Caio. Da casa-Juve ribadiscono: «Abbiamo le idee chiare», noi, va detto, un po' meno. Procediamo per «correnti», come ai tempi della Democrazia Cristiana. C' è la corrente Pochettino, in qualche modo anche la nostra (che però, ribadiamo, siamo come tutti gli altri immersi nel mare magnum dello «speriamo di azzeccarla»): Mauricio Roberto Pochettino Trossero è un argentino dal nome molto lungo e il curriculum che potrebbe impreziosirsi a breve. L' 1 giugno il suo Tottenham sfiderà il Liverpool nella finale di Champions e poi si vedrà: la sensazione è che in un caso (la vittoria) e nell' altro (la sconfitta) il tecnico possa decidere di cambiare aria, direzione Torino. CARTA ARGENTINA Il 47enne pacioccone fa parte del cosiddetto «gruppo A», ovvero quello che comprende i tecnici più graditi al club torinese. Tra questi c' è Sarri Maurizio, guida del Chelsea. Pure lui ha appuntamenti impellenti (finale di Europa League a Baku il 29 maggio) e ieri ha chiarito: «Devo parlare con il club. Se mi giudicano per una partita, sono pronto ad andar via subito». Come dire: fatevi avanti amici sabaudi. Un' altra corrente, sponsorizzata molto nell' universo social, è quella che porterebbe al genialoide Pep Guardiola. L' inventore del tiki taka e di altre pratiche parecchio strane ha ribadito nelle ultime settimane «non mi muovo da Manchester» e anche se i signori del calcio dicono spesso un sacco di balle è vero che lui sembra assai convinto. A quanto pare lo spagnolo avrebbe rifiutato un' offerta da 24 milioni di euro a stagione. E voi direte: che coraggio! Il fatto è che glieli danno pure gli sceicchi. Occhio alle correnti più «frizzantine», quelle del «la sparo a caso, che se per caso ci prendo faccio un figurone». Iscritti a questo partito ci sono i Kloppisti (sicuri di un futuro torinese per il tecnico del Liverpool), i Mourinhiani, ma anche gli Zidaniani e gli Ancelotteschi. Sembrano, a guardar bene, tutte piste assai complicate. Attenzione ai «Piani B», intesi non come «ruote di scorta», semmai come «allenatori che tu li chiami e non è che se la tirano, vengono subito e ben volentieri». Gli esponenti più quotati appartenenenti a questo gruppo sono Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic ma, se anche dovesse toccare a uno di loro due, per l' annuncio bisognerà attendere il post Liverpool-Tottenham di Champions. Totale? Manca ancora un Pochettino (questo pezzo nasce con l' unico intento di fare questo titolo cretino, sia chiaro). E Allegri? Il tecnico dei cinque scudetti filati e delle due finali di Champions non andrà al Bayern Monaco, ma certo non rischia di rimanere a spasso... E DE zerbi... Passiamo ad altro, al Milan per dire. Maldini ieri è stato chiaro: «Valuterò freddamente il lavoro di Gattuso, non siamo più compagni di squadra» e fa intendere che il club potrebbe pensare alla virata (ma solo in caso di mancato quarto posto, viceversa sarebbe assai strambo...). Tra i papabili è spuntato il nome di un predestinato, ovvero Roberto De Zerbi, attuale allenatore del Sassuolo. Gazidis ci sta pensando? Lo scopriremo a partire da lunedì. Chiusura sull' Inter, attesa dal match delicatissimo contro l' Empoli e già certa di «quel che sarà». Antonio Conte non è più «una speranza» ma il praticamente sicuro condottiero dei nerazzurri per la stagione 2019-2020. L' annuncio dovrebbe avvenire martedì, con l' ex ct scelto per guidare il post-Spalletti nel prossimo triennio. Nell' Europa che conta? A Empoli, ovviamente, sperano di no... di Fabrizio Biasin

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