Juventus, due squadre da scudetto: perché Maurizio Sarri può anche non fare niente
«Sono molto contento di aver scelto la Juventus, uno dei club più importanti del mondo», esordisce Aaron Ramsey nel giorno della sua presentazione in bianconero, dove avrà l' 8, come Marchisio, sperando di imitare Charles. Parla in italiano, il 28enne gallese, uno sforzo non mostruoso per quattro parole in croce magari imparate a memoria (il resto della conferenza infatti procede in inglese) ma gliela passiamo. A memoria, il centrocampista preso dall' Arsenal a zero euro, dovrà imparare presto a giocare con i compagni di squadra, ma non stupirà se lo farà in fretta e con capitalizzazione massima. In serie A, infatti, la rosa a disposizione di Maurizio Sarri non ha eguali. Se, come in un film, le venti squadre fossero le venti sospette di un crimine messe in fila dentro una centrale di polizia per un riconoscimento all' americana, la "colpevole" sarebbe subito identificata. Osservate la grafica a fianco. Ci auguriamo di essere smentiti in nome dello spettacolo e del pathos sportivo, ma è molto plausibile che non ci sarà storia neppure il prossimo anno nella lotta scudetto. Fra super titolari e altrettante super riserve, i bianconeri hanno talmente tanta qualità e soluzioni da appartenere a una categoria a sé stante. Quel Superclub di Superlega che tanto sogna Andrea Agnelli. Sarà presto accontentato, il presidente, visto che a settembre inizia la Champions, il vero banco di prova per squadra e società. Dopo aver sistematicamente razziato il mercato italiano, togliendo i migliori alle avversarie migliori (Pjanic alla Roma, Higuain al Napoli), lo stesso modus operandi è stato esportato in Europa, elevando lo status del club a superpotenza: Ronaldo ha aperto la via, sono arrivati Ramsey e Rabiot, è atteso in città per le visite mediche De Ligt: «Attendiamo solo le garanzie bancarie, sulle quali l' Ajax è molto severo. Spero si velocizzi tutto, ma lo risolveranno. Sono italiani», ha chiosato il ds dei Lancieri Marc Overmars. Dalla nostra grafica mancano Perin (26 anni, verso il Benfica), Higuain (32, fuori dai piani a quanto sembra) e Khedira (32) probabilmente in partenza come Mandzukic (33), anche se quest' ultimo va giocoforza inserito: unico in rosa capace di giocare da centravanti puro, è difficile che Sarri accetti di privarsene senza che arrivi un' alternativa adeguata. Assenti anche i neo arrivi Demiral (piace al Milan) e Luca Pellegrini, ma si possono pure accomodare in tribuna, mentre è lecito attendersi altri colpi da Paratici: alcune uscite, ma non escludiamo affondi per Icardi e Chiesa. Per le partite di campionato, Sarri potrà anche accendersi una sigaretta, sedersi e guardare. Durante una premiazione della Top 11 Fifa, sul palco c' erano Messi, Ronaldo, Ramos, Buffon, insomma gente così, e a Marco van Basten seduto in platea venne chiesto: «Marco, lei da allenatore cosa direbbe a questa squadra?». «Niente». Appunto... di Tommaso Lorenzini