Inter, palla lunga e... Romelu Lukaku: come giocherà la squadra di Antonio Conte
Grande. Grosso (qualche maligno sostiene anche grasso; Gary Neville per esempio, bandiera del Manchester United, ha twittato: «Ha ammesso di essere stato in sovrappeso! È sopra i 100 kg! Segnerà tanti gol e farà bene all' Inter, ma la mancanza di professionalità è contagiosa»). Potente. Ma anche veloce e imprendibile quando parte in progressione con un passo da quattrocentista. Romelu Lukaku, 26 anni (13 maggio 1993), un metro e novantun centimetri e novanta chili di peso forma, è un attaccante che fa reparto da solo e questo è uno dei motivi per cui Antonio Conte ha fatto di tutto per averlo all' Inter. Anche a costo di convincere la dirigenza nerazzurra all' investimento più imponente della storia: 75 milioni di euro, bonus compresi, che scavalcano il prezzo d' acquisto di Bobo Vieri, che nel '99 fu prelevato dalla Lazio per 90 miliardi di lire, l' equivalente di 46,48 milioni di euro. Già, Lukaku è un gigante rapido e molto tecnico, forte di testa e con un sinistro (il piede naturale) raffinato. Non è solo questo, però, il motivo per cui la punta ex Manchester è stato l' oggetto del desiderio estivo dei nerazzurri (e non solo loro). A motivare tanta determinazione è anche il modo in cui il football inevitabilmente cambierà nella prossima stagione con le nuove regole, e in particolare con la novità del rinvio dal fondo che può essere ricevuto anche dentro l' area. Tradotto, la palla è in gioco appena viene toccata dal portiere e l' attaccante avversario può iniziare a pressare appena l' estremo difensore inizia l' azione. PRESSING ALTO Il risultato, facile immaginarlo, è un pressing altissimo delle punte e un drastico calo del palleggio, dell' azione che inizia dal basso e del tiki taka per un più utile e comodo rilancione lungo. Ed ecco che qui, allora, entra in gioco la prima punta. Se là davanti hai uno grosso e veloce, sei a posto: puoi vincere il duello di testa (per questo motivo il mercato interista non si ferma: Conte vuole anche un altro bomber di peso come Dzeko) e iniziare così l' azione smistando il pallone in anticipo sui difensori, oppure sfruttare il campo per andare in velocità negli spazi. E se questi due lavori te li possono fare lo stesso giocatore - come Lukaku, appunto, perfetto per caratteristiche - beh, allora puoi creare sempre superiorità numerica. Facile immaginare, così, che la tattica più sfruttata dall' Inter nelle fasi di difficoltà o contro squadre molto aggressive sarà "palla lunga e pedalare", come dicevano gli allenatori Anni '60. O meglio, palla lunga e Lukaku. Mentre Conte prepara la tattica migliore e mentre la sua nuova Inter comincia a prendere forma (3-5-2: Handanovic in porta, Godin, De Vrij e Skriniar i tre centrali difensivi, Lazaro a destra, Barella Brozovic e Sensi centrali, Asamoah a sinistra e davanti Lukaku e Lautaro), i tifosi nerazzurri si godono il nuovo arrivo. Lukaku è sbarcato a Malpensa la scorsa notte alle 2 e non c' è stato modo, per la sicurezza, di tenere i duecento appassionati fuori dal terminal dei voli privati: così si è scatenato l' entusiasmo, tra cori per Lukaku (il più quotato «segna a Torino, Lukaku segna a Torino») e qualche insulto verso la Juve, ma anche verso Icardi e Wanda Nara. Partito con l' agente Federico Pastorello da Bruxelles, Lukaku è venuto subito in Italia a tarda notte: felpa nera col cappuccio, nonostante l' orario è comunque uscito a salutare i tifosi. Poi si è trasferito in centro a Milano, all' hotel Meliá, dove ha trascorso la sua prima notte milanese. Ieri, invece, la lunga giornata che ha dato inizio alla sua avventura. Alle 9.40 l' attaccante è arrivato alla clinica Humanitas per sostenere la prima parte delle visite mediche e poi, al termine, si è trasferito nella sede del Coni per l' idoneità. Infine la firma del contratto quinquennale da 8,5 milioni a stagione che lo legherà all' Inter fino al 2024 e la visita alla Pinetina per conoscere i compagni di squadra. «Volevo solo l' Inter, perché Inter is Not For Everyone. Sono qui per riportare i nerazzurri alla vittoria», ha detto il centravanti in un video diffuso sul profilo Twitter del club nerazzurro. Un inizio da bomber vero. di Alessandro Dell'Orto